Alvean, il più grande commerciante di zucchero su base globale, prevede che all’orizzonte vi siano due anni all’insegna della carenza di offerta di dolcificante.
La società, una joint venture tra Cargill Inc. e il produttore brasiliano Copersucar SA, prevede un deficit di offerta pari a 5 milioni di tonnellate nel corso della stagione attuale, una carenza che si amplierà a 6 milioni di tonnellate nella stagione 2021 - 2022.
La Thailandia sta avendo un cattivo raccolto, la produzione europea è diminuita ed anche il Brasile dovrebbe produrre meno zucchero dopo che la siccità dello scorso anno ha frenato lo sviluppo della canna: tutto questo lascerà il mondo dipendente dallo zucchero proveniente dall'India, dove la produzione è in aumento, anche se a dicembre il governo ha approvato un sussidio alle esportazioni inferiore alle aspettative dei commercianti.
Il sussidio indiano inferiore alle attese ha alimentato un rafforzamento dei prezzi che, nei primi giorni del 2021, hanno raggiunto i livelli più elevati dal 2017 ad oggi complice un dollaro USA sostanzialmente debole.

“Siamo costruttivi in merito ai prezzi dello zucchero non solo a causa della situazione macro, ma anche a causa dei fondamentali: il mondo ha bisogno dello zucchero indiano” (Paulo Roberto de Souza, CEO di Alvean).
Il clima eccessivamente secco ha lasciato la Thailandia con un raccolto estremamente povero e difficilmente la situazione migliorerà nella prossima stagione in quanto i coltivatori hanno già rivolto la loro attenzione verso prodotti maggiormente redditizi.
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