Il mercato globale dello zucchero, che ha dovuto fare i conti con scarsi raccolti in diversi paesi a fronte di una produzione del Brasile a livelli record, si trova ad affrontare quello che la società commerciale Sucden definisce un deficit logistico indotto da colli di bottiglia creatisi proprio nella catena di approvvigionamento brasiliana: “La produzione del Brasile è molto abbondante e quella degli Stati Uniti non è poi così male, ma lo stesso non si può dire per altri paesi: in India le cose non vanno bene ed ancor peggiore è la situazione in Thailandia e Messico - spiega Dimitri Varsano, co - direttore settore zucchero di Sucden - ragion per cui, qualunque sia la produzione del Brasile avremo ancora un deficit globale e, se non sarà un vero e proprio deficit produttivo, sarà un deficit logistico. Il Brasile non può esportare tutta la sua produzione, sarà così quest’anno e sarà così anche l’anno prossimo”; Varsano ha sottolineato come i terminal siano pieni di mais e soia destinati all’export, una condizione che fa si che i tempi di attesa per le spedizioni si dilatino di diversi giorni favorendo uno scenario rialzista per i mercati, una situazione che potrebbe addirittura peggiorare a causa del maltempo: “Naturalmente, i problemi logistici sono rialzisti per i mercati: ne parliamo da tempo ma, ora, questo sta accadendo ed andrà avanti così per qualche tempo” (nel terminal di Santos il tempo di attesa per l’avvio di una spedizione è stimato in 35 giorni).
Molti operatori di mercato hanno sottolineato le difficoltà logistiche del Brasile, il più grande produttore ed esportatore mondiale di zucchero, e il loro impatto sui prezzi globali, che hanno recentemente raggiunto i massimi di 12 anni presso l’ICE, tuttavia, alcuni ritengono che gli operatori portuali saranno in grado di aumentare le spedizioni oltre i volumi stimati, a seconda delle condizioni meteorologiche.
La preoccupazione contrasta con le valutazioni positive sul momento che sta attraversando il settore dello zucchero in Brasile, che beneficia di prezzi ai massimi da oltre un decennio in un contesto contraddistinto da una produzione record: si tratta senza dubbio di una condizione particolarmente strana.
“L’unica cosa che manca è la logistica. Tutto ciò che abbiamo visto è una realtà che non avremmo mai sognato, ovvero avere un raccolto eccellente con una produzione record di canna da zucchero e zucchero. Ci aspettiamo una frantumazione del raccolto superiore del 15-20%, in generale, con prezzi eccellenti, qualcosa senza precedenti”: questo il commento di Luis Antonio Arakaki, CEO di Alcoeste Bioenergia.
“Presto entreranno i cereali, competendo per gli stessi terminal - continua Arakaki - le spedizioni di zucchero sono in ritardo, c’è il problema delle piogge, i porti smettono di funzionare… quello che manca sono le infrastrutture per trasportare la mega produzione” (Arakaki sottolinea come la situazione logistica possa migliorare solamente a partire dal 2025).
Fonte NovaCana