Questo metallo ha dato un pugno in faccia al Palladio!
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La Redazione
Articolo pubblicato il 14/01/2020 12:00:00
Il palladio ha iniziato l’anno con il botto? Sicuramente si, ma un altro metallo letteralmente eclissa la sua performance e lascia tutti gli altri componenti del comparto nella polvere…
Il palladio ha iniziato l’anno con il botto? Sicuramente si, ma un altro metallo letteralmente eclissa la sua performance e lascia tutti gli altri componenti del comparto nella polvere… Stiamo parlando del rodio, che in questi primi giorni del 2020 ha visto il suo prezzo aumentare del 32% attestandosi ai livelli più elevati dal 2008 ad oggi grazie al sostegno di norme ambientali sempre più severe che hanno portato gli investitori a scommettere su un ulteriore allungo dei prezzi.

Negli ultimi quattro anni il prezzo del rodio è aumentato di 12 volte grazie alla forte richiesta in arrivo dal settore automobilistico, e questo ha portato il metallo a sovraperformare qualsiasi altra materia prima.
Come il palladio, il rodio è un sottoprodotto del platino e del nickel, ma scambia in un mercato decisamente più ristretto, ragion per cui le oscillazioni di prezzo risultano decisamente più intense in occasione di variazioni significative del bilancio di domanda ed offerta.
“La volatilità a cui sono soggetti i prezzi del rodio è semplicemente folle”: questo il commento di Anton Berlin, responsabile analisi di mercato presso la russa Norilsk Nickel, società che pesa per circa il 10% della produzione globale di rodio.
I prezzi
Il prezzo del rodio si attestava a quota 7975 dollari per oncia al termine della passata ottava, ed il rialzo, stando a quanto affermano alcuni analisti di settore, è stato sostenuto anche dalla situazione in Medio Oriente, che ha indotto molti investitori a considerare il rodio alla stregua di un bene rifugio.

“All’inizio di gennaio il principale driver di mercato era costituito dalla forte domanda fisica in arrivo dall’Asia - spiega Andreas Daniel, trader presso Heraeus Holding - e questa domanda potrebbe giungere dal settore automobilistico. I forti acquisti, in un mercato non regolamentato, hanno avuto un impatto enorme…”.
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