La produzione di petrolio nello shale play statunitense del Permian Basin è attesa ad un nuovo massimo storico nel mese di dicembre, con una stima che indica un output di quasi 5 milioni di barili giornalieri nel mese a venire ma, anche a fronte di prezzi in aumento nel corso del 2022, l’incremento produttivo si propone inferiore alle attese.
La produzione complessiva di greggio statunitense negli shale play nel mese di dicembre, è attesa in crescita di soli 91000 barili giornalieri ad un totale di 9,19 milioni di barili giornalieri, livello più elevato da marzo 2020: questo è quanto affermano i tecnici della US Energy Information Administration (EIA).

Attesa a livelli record anche la produzione di gas naturale: gli operatori di settore si mostrano più ottimisti in merito alla produzione di gas rispetto a quella di petrolio a causa dell’elevata richiesta a livello globale, una richiesta che le società statunitensi si mostrano desiderose di soddisfare al più presto seppur mantenendo una rigida disciplina nella gestione del capitale.
A complicare la situazione troviamo il fatto che gli shale play, passando il tempo, mostrano una produzione per pozzo sempre più debole: la produttività nei più grandi bacini di petrolio e gas è diminuita ogni mese da quando ha raggiunto, nel 2020, il record di nuova produzione di pozzi petroliferi per impianto, ossia 1,54 milioni di barili giornalieri (il record benne realizzato nel Permian Basin).
Fonte Reuters