I tecnici della statunitense EIA (Energy Information Administration) hanno rivisto a ribasso le stime sulla crescita della richiesta globale di petrolio indicando che, al contrario, la produzione potrebbe espandersi più rapidamente del previsto determinando così un mercato in sostanziale equilibrio. Secondo quanto indicato nello Short-Term Energy Outlook l’agenzia ha indicato che le previsioni sulla produzione sono state riviste a rialzo a causa di un probabile aumento dell’output nei produttori esterni alla OPEC in un contesto che vedrà diminuire la domanda di greggio da parte delle economie sviluppate.
L’EIA prevede che, nel 2024, il consumo globale di petrolio e combustibili liquidi crescerà di 920.000 barili al giorno ad un totale di 102,84 milioni di barili giornalieri, un volume inferiore alla precedente stima di 950.000 barili giornalieri formulata nel mese di aprile. Le previsioni sulla produzione globale indicano un output in crescita di 970.000 barili giornalieri ad un totale di 102,76 milioni di barili giornalieri - sempre nel 2024 - in calo rispetto agli 850.000 barili giornalieri previsti in precedenza.
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Il miglioramento dell'equilibrio del mercato ha portato anche ad una riduzione delle previsioni sui prezzi del petrolio formulate dall'EIA per il resto dell’anno.
Si prevede ora che i prezzi spot del greggio Brent raggiungano una media di 90 dollari al barile nel terzo trimestre e scendano a 88,67 dollari nell’ultimo trimestre dell’anno (rispettivamente 91 ed 89 dollari per barile le previsioni precedenti).
Per gli Stati Uniti, il principale produttore di petrolio al mondo, l’EIA ha abbassato le previsioni di produzione per quest’anno a 13,20 milioni di barili al giorno, ancora un livello record ma leggermente inferiore alla precedente previsione di 13,21 milioni di barili al giorno.
Nel 2025, tuttavia, l’agenzia prevede un massimo record leggermente superiore di 13,73 milioni di barili al giorno, in aumento rispetto alla previsione precedente di 13,72 milioni di barili al giorno.
L’EIA prevede che alcuni produttori dell’OPEC+ limiteranno la loro produzione dopo la scadenza degli attuali tagli volontari alla produzione alla fine di giugno.
Tre fonti dell’OPEC+ hanno affermato la scorsa settimana che il gruppo deve ancora iniziare i colloqui formali sull’estensione dei tagli, ma potrebbe estenderli se la domanda non dovesse riprendersi (il prossimo incontro del gruppo è previsto per il 1° giugno).
Fonte Reuters