La domanda di petrolio in Cina, il più grande consumatore di energia del mondo, potrebbe contrarsi per la prima volta in due decenni a causa della politica zero covid adottata da Pechino che riduce drasticamente il consumo di carburante. Milioni di cinesi che tradizionalmente viaggiano nel periodo festivo che va da metà settembre ad inizio ottobre potrebbero infatti essere bloccati nelle loro abitazioni a causa delle restrizioni implementate dal governo al fine di contrastare il diffondersi del covid 19. I blocchi in città chiave come il centro finanziario Shanghai hanno già danneggiato la domanda di petrolio cinese nel secondo trimestre, mentre la ripresa per il resto dell'anno dovrebbe risultare sotto tono, in quanto Pechino continua ad adottare la strategia in oggetto, e questo, inevitabilmente, avrà ripercussioni sulla domanda di petrolio e, di conseguenza, sui prezzi del barile sulla piazza globale.
La domanda cinese di benzina, diesel e carburante per aerei potrebbe ridursi di 380000 barili giornalieri ad un totale di 8,09 milioni di barili giornalieri, nel 2022 - spiegano i tecnici di Energy Aspects - a fronte di un incremento della domanda di 450000 barili giornalieri nel 2021.

Le importazioni di greggio della Cina, tra gennaio ed agosto, sono diminuite del 4,7%: si tratta della prima contrazione in questo periodo dal 2004 e, secondo gli analisti di Energy Aspects, torneranno a salire solamente all’inizio del 2023 in vista del Capodanno Lunare.
Eventi come il blocco di circa 80000 turisti in una città dell'isola tropicale meridionale di Hainan non ha certo favorito un aumento degli spostamenti e le autorità di regioni ad alta densità di popolazione come l’Henan hanno previsto una diminuzione del traffico che potrebbe raggiungere anche il 20% (al 31 agosto, le prenotazioni per i viaggi aerei nazionali durante le vacanze sono inferiori del 38,5%, mentre le prenotazioni per le feste di ottobre sono attese in calo del 23,8%).
Nel quarto trimestre, la domanda di benzina, diesel e carburante per jet dovrebbe aumentare di circa 530000 barili al giorno dal terzo trimestre a 8,55 milioni di barili al giorno, ma la domanda di carburante per aerei è inferiore di circa il 50% rispetto agli anni prima della pandemia, spiegano gli analisti di Rystad Energy, anche se, affermano, sarà necessario attendere il Congresso del Partito Comunista, a metà ottobre, che potrebbe promuovere politiche in grado di sostenere la richiesta di oro nero e carburanti.
Fonte Reuters