Nella giornata di ieri si è tenuto il tanto atteso meeting OPEC+, terminato con la decisione, da parte dei produttori, di aumentare la produzione di petrolio in modo graduale nel corso dei prossimi tre mesi, una decisione che il mercato ha dimostrato di apprezzare con un aumento delle quotazioni del barile; nel momento in cui queste righe sono scritte il prezzo del petrolio (WTI, piazza di New York) si presenta in aumento di oltre il 2% a ridosso dei 60,5 dollari per barile.

Stando alle prime news in arrivo a mercato il nuovo accordo OPEC+ prevede l’eliminazione graduale del taglio alla produzione unilaterale da 1 milione di barili implementato in precedenza dall’Arabia Saudita: nel dettaglio, la produzione sarà aumentata di 350000 barili nei mesi di maggio e giugno, mentre un incremento più consistente di 440000 barili giornalieri diverrà attivo nel mese di luglio.
Il lancio dei vaccini contro il coronavirus ed i precedenti tagli alla produzione hanno favorito un aumento delle quotazioni del greggio, ma il rally ha perso di tono sulle preoccupazioni relative al possibile rischio che corre il consumo a breve termine, una situazione particolarmente sentita in Europa dove la Francia è pronta ad implementare un nuovo lockdown della durata di un mese.
Le forniture, tuttavia, sono attese in calo nella stagione estiva dell’emisfero settentrionale grazie al protrarsi del recupero delle economie dalla pandemia.
“Il quadro complessivo del petrolio è in fase di miglioramento, in termini di economia e domanda, ed anche se si sono alcuni elementi di incertezza come l’Europa, rispetto all’anno passato, sembra che la traiettoria della domanda sia ancora rialzista elo stesso potrebbe valere per i prezzi” (Michael Lynch, presidente di Strategic Energy & Economic Research).
I dati in arrivo da Stati Uniti ed Asia corroborano la teoria della OPEC+ relativa all’allentamento dei tagli alla produzione: negli USA sono aumentate le ore trascorse alla guida ed il numero dei voli, mentre le scorte di petrolio si sono ridotte per la prima volta in sei settimane ed anche la situazione in Asia pare nettamente migliore in alcune aree chiave come Giappone, India e Corea del Sud.
Un quadro più debole, al contrario, è quello che si palesa in Europa, dove la Francia entrerà in un nuovo lockdown a partire dalla giornata di domani in un contesto che vede Italia e Germania estendere le restrizioni in essere; tra le nazioni in rinnovata debolezza anche l’Ontario, dove sarà implementato un nuovo lockdown di circa un mese, ed il Brasile, dove è stata scoperta una nuova variante del virus.
Fonte Bloomberg