Petrolio, OPEC: c’è l’accordo! Pronti ad aumentare la produzione
La Redazione
Articolo pubblicato il 19/07/2021 12:00:00
La tregua tra i due alleati di lunga data allevierà l'incombente compressione dell'offerta e ridurrà il rischio di un picco inflazionistico del prezzo del petrolio e, inoltre, metterà al sicuro la OPEC+ da un potenziale scioglimento a seguito dei dissidi interni, un altro elemento che aveva parecchio innervosito i mercati.
La diatriba tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti è stata finalmente risolta e la OPEC+ è ora pronta ad aumentare la produzione di petrolio, ed il tutto con la soddisfazione del ministro dell’energia saudita che, con malcelata presunzione, dichiara: “La costruzione del consenso è un’arte e l’accordo è la prova del forte legame tra i membri OPEC+ e mostra che la coalizione è qui per restare”.
Il nuovo accordo prevede un aumento mensile della produzione di 400000 barili giornalieri a partire dal mese di agosto e l’incremento sarà mantenuto sino a quando non verrà ripristinata per intero la produzione in precedenza limitata dai tagli. La nuova intesa fornirà agli Emirati, ma non solo, delle linee guida più favorevoli nella misurazione delle quote produttive a partire dal mese di maggio 2022.
La quota produttiva assegnata agli Emirati Arabi Uniti è di 3,5 milioni di barili giornalieri, al di sotto dei 3,8 milioni richiesti in prima battuta, ma nettamente al di sopra dei precedenti 3,17 milioni.
La tregua tra i due alleati di lunga data allevierà l'incombente compressione dell'offerta e ridurrà il rischio di un picco inflazionistico del prezzo del petrolio e, inoltre, metterà al sicuro la OPEC+ da un potenziale scioglimento a seguito dei dissidi interni, un altro elemento che aveva parecchio innervosito i mercati.
L’accordo offre ai consumatori un quadro più chiaro in merito alla tempistica con cui i 5,8 milioni di barili giornalieri attualmente ancora trattenuti dal gruppo verranno immessi nuovamente a mercato con la OPEC+ che non pare voler peccare in trasparenza dichiarando che la nuova intesa prevede incontri mensili atti a valutare il mercato ed eventuali interventi.
Soddisfatto anche il ministro dell’energia degli Emirati Arabi Uniti, Suhail Al-Mazrouei, che dichiara: “Gli Emirati Arabi Uniti sono impegnati in questo gruppo e con esso continueranno a lavorare”.
Fonte Bloomberg