Gli analisti di Citi Research hanno ridotto le previsioni di prezzo per il Brent nel 2024 e 2025 a causa dei timori relativi ad un possibile eccesso di offerta ma, al contempo, ha evidenziato come le tensioni in Medio Oriente siano in grado di aumentare il prezzo del barile a breve termine.
Nel dettaglio, Citi ha abbassato la previsione del prezzo del Brent per il 2024 di 1 dollaro a 74 dollari al barile e ha tagliato le previsioni per il 2025 di 10 dollari a 60 dollari al barile, in un contesto che vede le quotazioni dell’oro nero in aumento dopo che Stati Uniti e Regno Unito hanno effettuato attacchi aerei e marittimi su obiettivi militari Houthi nello Yemen in risposta agli attacchi sulle navi in transito nel Mar Nero.

È probabile che i prezzi si mantengano intorno agli 80 dollari al barile nel 2024, ha mostrato un sondaggio Reuters, poiché gli analisti prevedevano che la debole crescita globale avrebbe limitato la domanda, mentre le tensioni geopolitiche potrebbero fornire supporto.
A novembre la OPEC+ ha concordato tagli volontari alla produzione per un totale di circa 2,2 milioni di barili al giorno (bpd) per l’inizio di quest’anno, guidati dall’Arabia Saudita che ha confermato l’attuale taglio volontario.
"Modelliamo un surplus significativo per il 2025 anche se l'OPEC+ manterrà i tagli fino alla fine del 2025", ha aggiunto Citi nella nota.
Giovedì, Barclays ha abbassato le previsioni sui prezzi del greggio Brent per quest'anno da 8 a 85 dollari al barile, ma ha notato che il petrolio sembra sottovalutato.
Fonte Reuters