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Petrolio: Arabia Saudita contro Wall Street Journal. Il balletto delle smentite.



La Redazione Articolo pubblicato il 22/11/2022 09:00:00
“È noto che l'OPEC+ non discute alcuna decisione prima della riunione”: questo il commento del ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, che nega con forza le indiscrezioni riportate dal WSJ

 

Il Wall Street Journal parla di un possibile aumento della produzione di petrolio da parte della OPEC+, ma l’Arabia Saudita smentisce: cosa sta succedendo nel mercato petrolifero?

L’Arabia Saudita ha rilasciato una - piccata - dichiarazione dove smentisce senza mezzi termini la possibilità di un aumento della produzione di petrolio da parte della OPEC+ mentre, secondo l’agenzia stampa statale SPA, potrebbe al contrario implementare ulteriori misure per bilanciare il mercato in caso di un uovo calo delle quotazioni del barile.

Il Wall Street Journal, in un recente articolo, ha affermato che la OPEC+ potrebbe aumentare la produzione di circa 500000 barili giornalieri nel corso del meeting del 4 dicembre 2022, ma la risposta deo sauditi non si è fatta attendere.

Le dichiarazioni rilasciate dall'OPEC hanno sempre una grande influenza sui prezzi del petrolio sulla piazza globale e possono generare intense oscillazioni di prezzo che, ad esempio, sfruttando le strategie in opzioni si possono tradurre in vere e proprie occasioni di guadagno, esattamente come ci spiega Giancarlo nei suoi corsi: clicca su questo link per scaricare il materiale gratuito.

“È noto che l'OPEC+ non discute alcuna decisione prima della riunione”: questo il commento del ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, che nega con forza le indiscrezioni riportate dal WSJ. 

I prezzi del petrolio, subito dopo l’annuncio del Wall Street Journal, hanno ceduto oltre il 5% scendendo al di sotto degli 83 dollari per barile ma, dopo la smentita dei sauditi, hanno recuperato parte delle perdite.

Nel mese di ottobre la OPEC+ ha deciso di ridurre drasticamente gli obiettivi di produzione e, in un momento come questo in cui le quotazioni del petrolio sono affette da una certa debolezza, sarebbe alquanto insolito vedere la colazione di produttori aumentare la produzione.

Il principe Abdulaziz ha anche affermato che l'OPEC+ è pronta a ridurre ulteriormente la produzione, se necessario: "L'attuale taglio di 2 milioni di barili al giorno da parte dell'OPEC+ continua fino alla fine del 2023 e se è necessario adottare ulteriori misure riducendo la produzione per bilanciare domanda e offerta, rimaniamo sempre pronti ad intervenire”.

Il WSJ ha affermato che si è parlato di un aumento della produzione dopo che l’amministrazione Biden ha riferito ad un giudice della corte federale che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman dovrebbe avere l'immunità sovrana da una causa federale degli Stati Uniti relativa all'uccisione del giornalista saudita Jamal Khashoggi.  La decisione sull'immunità equivaleva a una concessione al principe Mohammed, rafforzando la sua posizione di sovrano de facto del regno dopo che l'amministrazione Biden ha cercato per mesi di isolarlo, ha affermato il giornale.

 

Fonte Reuters

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