Nel mese di novembre sia l’oro che l’argento hanno registrato guadagni degni di nota ma, nel 2023, dovranno affrontare enormi difficoltà in quanto la politica monetaria delle banche centrali rimarrà rigida: questo è quanto dichiarano gli analisti di Metal Focus in un recente report in cui dichiarano di attendersi un crollo delle quotazioni dell’oro del 10% nel corso del 2023, con i i prezzi che, nel quarto trimestre, toccheranno il livello più basso in quattro anni a ridosso dei 1500 dollari per oncia. Le brutte notizie sono finite? Assolutamente no, in quanto le prospettive per l’argento sono ancor peggiori e prevedono un calo del 17% con i prezzi che toccheranno i 16,5 dollari per oncia nell’ultimo trimestre dell’anno venturo.
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Gli analisti hanno affermato che la politica monetaria della Federal Reserve e il suo impatto sul dollaro USA e sui rendimenti obbligazionari continueranno a rappresentare i più grandi ostacoli che oro ed argento dovranno affrontare nel 2023: “L'economia si indebolirà senza dubbio ma, con un punto di partenza storicamente basso per la disoccupazione negli Stati Uniti e mercati del lavoro rigidi, riteniamo che i responsabili politici, a conti fatti, rimarranno aggressivi - spiegano gli analisti di Metal Focus - e questo, senza dubbio, metterà sito pressione i prezzi degli asset in generale. È probabile che l'oro e l'argento scendano poiché, oltre a rendimenti nominali più elevati, un'inflazione più bassa sia di supporto a rendimenti reali”.
Negli ultimi mesi le attese di mercato si sono mostrate in linea con le attività della Federal Reserve e l’attesa è per un tasso dei Fed Funds ad un picco del 5% nel corso del 2023.

Nonostante la situazione, gli analisti di Metal Focus prevedono che oro ed argento continueranno a rivestire un ruolo di rilievo nei portafogli degli investitori, con performance superiori a quelle delle piazze azionarie ed obbligazionarie; gli analisti, inoltre, prevedono che il calo dei prezzi dell’oro continuerà a sostenere la domanda fisica e questo fornirà supporto alle quotazioni del metallo giallo nel corso del 2023.
Gli analisti di Metal Focus indicano che l’argento avrà una performance peggiore di quella dell’oro in quanto la domanda industriale rimarrà debole (la richiesta industriale di argento è pari al 50% del totale).
"Si potrebbe sostenere che le aspettative sui tassi sono già prese in considerazione nei prezzi attuali dell'argento, ma l'opportunità di investimento per detenere attività a rendimento zero, come oro e argento, è tutt'altro che convincente quando si verificano aumenti dei tassi effettivi - spiegano i tecnici di Metal Focus - e, allo stesso tempo, le qualità industriali dell'argento significano che è stato colpito da interruzioni della catena di approvvigionamento e crescenti preoccupazioni di recessione e, anche se le prime dovessero allentarsi, l'economia globale deve ancora sfuggire alle preoccupazioni di rallentamento”.
Fonte KitcoNews