Nel corso della sessione di ieri il prezzo dell’oro ha raggiunto il livello più basso in quattro mesi, una debolezza indotta dal crescente ottimismo in merito alla diffusione di un vaccino efficace contro il COVID 19 e dai chiari segnali di una crescita economica statunitense tonica ed in fase di rilancio, due elementi che smorzano la domanda di asset come l’oro tradizionalmente considerati beni rifugio.
Il lingotto ha esteso le perdite della passata ottava dopo che i portavoce di AstraZeneca hanno affermato che il vaccino prodotto dalla società si è rivelato efficace nella maggior parte dei casi presi in esame, un altro sviluppo positivo nella lotta alla disastrosa pandemia di coronavirus.
Sul fronte macroeconomico si denota un forte miglioramento negli USA, con i dati relativi alle attività commerciali che, secondo i dati comunicati da IHS Markit, procedono al ritmo più elevato dal 2015 ad oggi.
Di rilievo anche le dinamiche valutarie, con il dollaro che, dopo la diffusione del report di IHS Markit, ha annullato le perdite registrate in precedenza.

Le quotazioni dell’oro si muovono in ribasso ormai da due settimane consecutive e le partecipazioni in ETF aventi l’oro come sottostante evidenziano anch’esse un allontanamento degli investitori dal metallo giallo a causa del contesto attuale che, fondamentalmente, favorisce la propensione al rischio penalizzando il lingotto.
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