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Oro: in calo con il mercato azionario



La Redazione Articolo pubblicato il 06/08/2024 12:00:00
"Gli investitori sono spaventati e stanno vendendo quello che possono, e questo include oro e argento", ha affermato Jim Wycoff, analista senior di Kitco Metals


Nella sessione di ieri il prezzo dell’oro ha terminato gli scambi in calo di circa l’1% a quota 2.444,4 dollari per oncia, dopo un minimo di sessione a ridosso dei 2.400 dollari registrato nella prima parte della sessione; il calo si è manifestato insieme a quello ben più ampio delle piazze azionarie guidate a ribasso dalle crescenti preoccupazioni economiche, sebbene gli analisti abbiano affermato che questa sarebbe stata una correzione temporanea per l’oro. Calo ben più marcato per l’argento, che passa di mano a 27,1 dollari per oncia in calo di oltre il 5%.




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Wall Street è crollata, poiché i timori che gli Stati Uniti sprofondassero in recessione dopo i deboli dati economici della scorsa settimana si sono propagati sui mercati globali: "Gli investitori sono spaventati e stanno vendendo quello che possono, e questo include oro e argento", ha affermato Jim Wycoff, analista senior di Kitco Metals e le vendite che hanno colpito platino (911,1 dollari per oncia, -4,9%) e palladio (839,5 dollari per oncia, -5,7%) riflettono anche le crescenti preoccupazioni sulla domanda industriale.

Sebbene l'oro sia considerato un rifugio sicuro durante tali incertezze, non è stato immune alla svendita di lunedì, poiché gli investitori hanno abbandonato asset in loro possesso praticamente su tutti i mercati.

Elevata la richiesta di Treasury, i cui rendimenti a 10 anni,che hanno toccato il minimo da metà del 2023, poiché i timori di una recessione sono peggiorati dopo un pessimo rapporto sulle buste paga di luglio, tuttavia, gli analisti hanno affermato che l'oro, che è aumentato di oltre il 16% quest'anno, potrebbe riprendere piede in futuro, date le persistenti incertezze economiche e politiche e anche le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che dovrebbero essere di buon auspicio per i lingotti: "Le elevate tensioni geopolitiche e le recenti speranze di tagli dei tassi della Fed ancora più consistenti dovrebbero creare condizioni di supporto per i lingotti. In definitiva, l'oro dovrebbe essere in grado di registrare un nuovo massimo storico una volta che i nervi si saranno calmati", ha affermato Han Tan, analista capo di mercato presso Exinity Group.


Fonte Reuters



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