L’apertura di nuove miniere ha indotto, nel 2023, una produzione record nella Costa d’Avorio, una produzione che, secondo il ministro delle miniere Mamadou Sangafowa Coulibaly, è destinata ad aumentare ulteriormente.
La Costa d'Avorio, il principale produttore di cacao al mondo, sta cercando di sviluppare il suo settore minerario a lungo trascurato per diversificare le sue fonti di reddito e proprio l’output di oro della nazione è in costante aumento da diversi anni e si prevede che quest'anno raggiungerà le 56 tonnellate, ha detto Coulibaly ai giornalisti in una conferenza stampa.

L'anno scorso la produzione di metallo giallo della Costa d’Avorio è salita a 51 tonnellate, in aumento di oltre il 6% rispetto alle 48 tonnellate del 2022.
Le società minerarie che operano in Costa d'Avorio includono Barrick Gold, Endeavour e Perseus mining. A settembre, anche la canadese Roxgold ha aperto una nuova miniera d'oro nella regione nord-occidentale, con l'obiettivo di produrre circa 130.000 once d'oro all’anno. Barrick Gold ha dichiarato a luglio che la sua miniera di Tongon, la cui produzione dovrebbe superare le 200.000 once d'oro nel 2023, continuerà a funzionare almeno fino al 2030 a seguito di una significativa scoperta di nuovi giacimenti.
Nell'incontro con i giornalisti, Coulibaly ha anche detto che due impianti di produzione di elettricità con una capacità di 488 MW sono stati chiusi, costringendo il Paese a ridurre le esportazioni di energia verso i paesi vicini.
La capacità elettrica totale della Costa d'Avorio è attualmente di 2.907 MW, ha affermato, aggiungendo che entro il 2030 il paese diventerà un esportatore netto di petrolio.
Fonte Reuters