Secondo gli analisti del World Gold Council (WGC) nel 2020 gli afflussi in ETF aventi l’oro come sottostante hanno raggiunto livelli da record, con i prezzi del lingotto che hanno archiviato l’anno passato in crescita del 25%.
Gli ETF in oggetto hanno registrato un afflusso netto record di 877 tonnellate, nel 2020, ovvero 47,9 miliardi di dollari, battendo così il record del 2009 di 646 tonnellate; record anche per le nuove partecipazioni in questi prodotti.
A determinare questa brillante performance l’incertezza indotta dalla pandemia di coronavirus che ha guidato le quotazioni del metallo giallo ad un massimo storico di 2067,15 dollari per oncia.
“L’accresciuto contesto di rischio, le risposte fiscali e monetarie all’impatto economico della pandemia e lo slancio delle quotazioni dell’oro hanno guidato gli afflussi nella seconda metà dell’anno, un ritmo rapido che ha perso di tono nel mese di agosto, quando il prezzo del metallo prezioso ha registrato un massimo storico al di sopra dei 2000 dollari per oncia con i prezzi che si attestano ora a ridosso dei 1900 dollari per oncia” (dichiarazioni rilasciate dai tecnici WGC).

Gli ETF che hanno registrato i maggiori afflussi sono l’SPDR Gold Shares e l’iShares Gold Trust che, complessivamente, hanno catalizzato il 50% dei flussi di capitale.
Parlando di aree geografiche al primo posto troviamo i fondi nordamericani (563 tonnellate) seguiti da quelli europei (260 tonnellate) e da quelli asiatici (38 tonnellate).
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