Gli analisti di Bank of America indicano ancora 2000 dollari per oncia come un target plausibile, per l’oro, ma gli stessi analisti evidenziano come il sentiment di mercato relativo al metallo giallo sia in peggioramento, soprattutto se si guarda all’inflazione.
In un report diffuso a mercato nella giornata di martedì 16 febbraio 2021 gli analisti di Bank of America hanno osservato come il mercato dell’oro stia affrontando ostacoli particolarmente complicati da superare come la riduzione degli acquisti di gioielli in alcune piazza di estrema importanza, il rallentare della richiesta di oro da parte delle banche centrali e, più in generale, un calo dell’interesse da parte degli investitori.

Nonostante questo contesto complicato Bank of America continua ad indicare la media 2021 dei prezzi dell’oro a ridosso dei 2063 dollari per oncia con un picco a 2100 dollari per oncia nel corso del secondo trimestre.
Gli analisti dell’istituto di credito sottolineano come il maggior ostacolo per i prezzi sarà rappresentato dalla situazione dell’inflazione, in un contesto macro globale in continua evoluzione che scoraggia gli afflussi di capitale verso il metallo giallo.
"Il mercato dell'oro ha faticato a scontare la reflazione. L'aumento dei breakeven è stato rispecchiato da tassi nominali più elevati e di conseguenza, i tassi reali, di solito il motore del metallo giallo, sono rimasti in un range ristretto dall’autunno” (dichiarazione degli analisti di Bank of America).
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