La Russia non ha nulla a che fare con la crisi energetica che attanaglia l’Europa: questo è quanto afferma il vice primo ministro russo Alexander Novak che respinge le accuse in arrivo dalla International Energy Agency i cui vertici accusano Mosca di aver trattenuto - e trattenere … - la fornitura di gas naturale aumentando i prezzi del prodotto.
“La Russia ed il nostro principale esportatore Gazprom non hanno nulla a che fare con quanto sta accadendo: la Russia ha consegnato molto più gas del dovuto a clienti come Germania e Turchia che avevano esaurito i limiti contrattuali” (Alexander Novak durante un’intervista rilasciata ai giornalisti di Interfax).
Novak ha accusato la politica miope dell'Unione Europea e della Commissione Europea, che per molti anni si è deliberatamente allontanata dai contratti a lungo termine, spostando il suo settore energetico verso la riduzione della dipendenza dalla Russia.
L’Europa è alle prese con una crisi energetica che ha portato i prezzi del gas e dell'elettricità a battere diversi record negli ultimi mesi e le scorte di gas del continente sono ai livelli più bassi in oltre un decennio proprio mentre prende il via il periodo più freddo dell’anno.
La Russia è pronta ad aumentare le consegne, ha detto Novak, ma ha bisogno di contratti a lungo termine per giustificare gli investimenti nella produzione.
Novak ha risposto ai commenti del direttore esecutivo della International Energy Agency, Fatih Birol, che ha accusato la Russia di trattenere le forniture al mercato spot nonostante i prezzi elevati sottolineando come Mosca potrebbe aumentare la fornitura in arrivo a mercato di almeno un terzo.
Fonte Bloomberg