Nella sessione di chiusura della passata ottava i prezzi del natural gas negli Stati Uniti sono tornati a salire terminando gli scambi a quota 5,06 $/mmbtu (+3.3%) sostenuti dal clima più freddo del previsto e da esportazioni record di GNL (gas naturale liquefatto); l’aumento dei prezzi negli USA si è verificato nonostante un forte calo (-6%) nei prezzi del gas europeo, un buon aumento della produzione statunitense e scorte a livelli accettabili.
Le esportazioni di GNL degli Stati Uniti sono aumentate appena in tempo per aiutare l’Europa a ricostruire le scorte di gas e, sempre in Europa, nella passata settimana i prezzi del benchmark di riferimento (TTF, Paesi Bassi) sono aumentati del 15% a causa dei timori in merito ad un possibile cessare dell’invio di fornitura aggiuntiva da parte della russa Gazprom dopo che le autorità tedesche hanno sospeso il processo di approvazione del gasdotto Nord Stream 2 che collega la Russia alla Germania.
I prezzi globali del gas hanno raggiunto livelli record negli ultimi due mesi mentre le utility di tutto il mondo lottano per accaparrarsi i carichi di GNL necessari al ripristino delle scorte in Europa ed a soddisfare la forte richiesta di gas in arrivo dalla piazza asiatica dove la carenza di energie ha causato numerosi blackout in Cina.
I prezzi globali del gas in forte aumento hanno determinato un balzo dei futures USA ai livelli più elevati in 12 anni, un aumento verificatosi sulla scia di una domanda di GNL pronta a rimanere elevata per mesi; i prezzi al di fuori degli Stati Uniti, tuttavia, sono sei volte più elevati rispetto a quelli statunitensi in quanto l’America possiede una produzione elevata ed un volume di scorte decisamente sostenuto.
Gli analisti di settore hanno affermato che le scorte di gas europee sono inferiori alla media di questo periodo dell’anno per il 17%, mentre le scorte USA sono inferiori alla stessa media solamente per il 2%.
Il fornitore di dati Refinitiv ha affermato che la produzione di gas negli Stati Uniti è stata in media di 96,0 miliardi di piedi cubi al giorno (bcfd) a novembre, rispetto ai 94,1 bcfd di ottobre e al record mensile di 95,4 bcfd di novembre 2019.
Refinitiv prevede che la domanda media di gas negli Stati Uniti, comprese le esportazioni, passerà dai 104,8 bcfd della passata settimana a 114,8 bcfd nelle prossime settimane a causa del sopraggiungere del clima freddo che indurrà un maggiore utilizzo a fini di riscaldamento in ambito privato e commerciale.
Fonte Reuters