Il rally delle materie prime sopravviverà ad un rafforzamento del dollaro USA? Secondo Wells Fargo la risposta è si, ed anche se la banca prevede un ulteriore indebolimento della divisa a stelle e strisce, ammette che potrebbe essere una previsione errata, ragion per cui illustra cosa potrebbe accadere al settore delle materie prime.
“Crediamo che vi sia spazio per un ulteriore rialzo dei prezzi delle materie prime ed il dollaro USA potrebbe mostrare il classico rovescio della medaglia: in questo caso, se dovessimo sbagliare sul dollaro, il rally delle commodities potrebbe rallentare, questo è vero, ma pensiamo che sopravviverà” (John LaForge, strategist presso Wells Fargo).
Lo US Dollar Index è sceso del 13%, dal mese di marzo ad oggi, ma si è trattato di un declino graduale e nello stesso periodo il prezzo delle materie prime è aumentato: si tratta di una risposta in linea con la tradizione, ovvero materie prime in contrasto con dollaro USA.

Grafico con fonte KitcoNews
“Il motivo di tale dinamica è che molte materie prime globali hanno il prezzo in dollari USA; se il dollaro USA si indebolisce, le valute di altri mercati spesso si rafforzano e questo conferisce a questi paesi un potere d’acquisto superiore che può influenzare la domanda ed i prezzi delle commodities” (John LaForge, strategist presso Wells Fargo).
La banca ha previsto un dollaro USA più debole e prezzi delle materie prime più elevati dall'inizio dello scorso anno; per il 2021, non ha cambiato idea, mantenendo le prospettive sulle materie prime "favorevoli" mentre si aspetta un ulteriore calo del biglietto verde: ”Siamo ancora rialzisti delle materie prime e ribassista dell'USD", ha dichiarato LaForge.
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