Le esportazioni di GNL (gas naturale liquefatto) degli Stati Uniti, che nel 2023 si sono piazzati al primo posto nella classifica mondiale degli esportatori di GNL, hanno ripreso quota, nel mese di agosto, poiché la produzione del secondo più grande impianto di esportazione del paese è aumentata dopo un'interruzione e le attività di manutenzione in altri impianti si sono ridotte, hanno mostrato martedì i dati preliminari della società finanziaria LSEG.
Le esportazioni di GNL sono salite a 7,48 milioni di tonnellate, ad agosto, rispetto ai 6,69 milioni di tonnellate del mese di luglio, quando si sono registrati volumi mensili più contenuti del 2024.
Grafico Tradingview
Ad agosto, Freeport LNG ha a volte operato al di sopra della capacità nominale, poiché ha iniziato a beneficiare del suo lavoro di debottlenecking per aggiungere produzione oltre la capacità di 15,3 MTPA dell'impianto dopo un'interruzione a luglio. Le operazioni della società texana sono state offline in alcuni periodi complice, anche, il passaggio dell’uragano Beryl che ha attinto la costa texana vicino a Freeport.
I produttori di GNL statunitensi hanno continuato a favorire le esportazioni verso l’Asia, dove il calore intenso ha mantenuto i prezzi a livelli elevati, al contrario dell’Europa, dove le forniture stoccate risultano elevate ed in grado di esercitare una pressione ribassista sui prezzi del GNL. Ad agosto sono stati trasferiti in Asia 3,19 milioni di tonnellate di GNL, in aumento rispetto al mese di luglio, quando le esportazioni verso il continente asiatico ammontavano a 2,9 milioni di tonnellate.
L'Europa è rimasta la seconda destinazione preferita per le esportazioni statunitensi, con 2,92 milioni di tonnellate spedite, anche in questo caso un volume superiore a quello del mese di luglio; tra gli altri esportatori troviamo America Latina, Egitto e Giordania.
Fonte Reuters