La società russa Gazprom ha ridotto del 15% le esportazioni di gas verso l’Italia: questo è quanto affermato dalla società italiana ENI, i cui dati fanno riferimento alla giornata di mercoledì rispetto al giorno precedente; sempre secondo ENI, Gazprom non avrebbe fornito nessuna spiegazione in merito a quanto avvenuto.
L’intervento di Gazprom viene attuato mentre la società è anche impegnata a ridurre i flussi attraverso il gasdotto sottomarino Nord Stream 1 alla Germania, con i tecnici di Mosca che sottolineano come le sanzioni occidentali impediscano le opportune operazioni di manutenzione lungo il gasdotto.
"Eni conferma che Gazprom ha comunicato una riduzione limitata delle forniture di gas di circa il 15%”: questo è quanto afferma un portavoce di ENI che sottolinea come la società italiana sia costantemente impegnata nel monitorare l’evolversi della situazione.

L'anno scorso l'Italia ha acquistato il 40% delle sue importazioni di gas dalla Russia, ovvero circa 29 miliardi di metri cubi e, al pari degli altri partner europei, Roma sta lavorando alacremente per ridurre la dipendenza dalla fornitura di energia della Russia, un processo che richiede tempo mentre il governo continua a portare avanti il suo impegno nel reperire una soluzione diplomatica al conflitto tra Mosca e Kiev.
Mercoledì il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha cercato di lenire le preoccupazioni suscitate dalla mossa di Gazprom, affermando che la riduzione del flusso di gas non ha creato criticità: “I flussi di gas dalla Russia sono costantemente monitorati in collaborazione con gli operatori del settore", ha affermato Cingolani, un’esortazione alla calma condivisa dall’amministratore delegato di Italgas, Paolo Galli, che afferma: “Prima di preoccuparsi bisogna fare due conti”, ed aggiunge che lo stoccaggio di gas in Italia si presenta a livelli elevati, intorno al 52%.
I flussi di gas attraverso il Nord Stream 1 in Germania sono rimasti invariati a 44,9 milioni di kilowatt all’ora: questo è quanto affermano gli operatori di settore sottolineando come la capacità del gasdotto sia oggetto di ulteriori riduzioni che porterà il tasso operativo di Nord Stream 1 al 40%.
Mercoledì, Israele ed Egitto hanno firmato un accordo quadro con l'Unione Europea impegnandosi a incrementare le esportazioni di gas nel blocco.
Fonte Reuters