Il primo ministro Denys Shmyhal ha affermato lunedì che l'Ucraina era disposta a elaborare un accordo che consentisse al gas di transitare attraverso il suo territorio verso l'Europa occidentale, ma ha escluso qualsiasi estensione di un accordo esistente con la Russia; Shmyhal ha rilasciato le dichiarazioni dopo aver parlato con il suo omologo slovacco, Robert Fico, in un contesto che vede alcuni paesi europei intensificavano la ricerca di forniture di gas.
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"A tal fine, se la Commissione europea contatta ufficialmente l'Ucraina per il transito di qualsiasi gas diverso da quello russo, ne discuteremo naturalmente e siamo pronti a raggiungere un accordo appropriato - ha affermato Shmyhal - ho sottolineato che l'accordo dell'Ucraina con la Russia sul transito del gas termina il 1° gennaio 2025 e non verrà prorogato e molto è già stato fatto negli ultimi anni con i paesi dell'UE per garantire forniture di gas affidabili e impedire l'uso di qualsiasi tipo di energia come arma”.
L'Ucraina, intrappolata in una guerra con la Russia che dura da 33 mesi, ha chiarito per mesi che non avrebbe esteso il piano di transito del gas con la Russia.
La Slovacchia e altri paesi che ricevono gas dalla Russia, transitato tramite gasdotti in Ucraina, sono in trattative per cercare di evitare che tali flussi si interrompano quando l'accordo scadrà ed a questo proposito il primo ministro slovacco ha spiegato che non si tratta di una discussione tra due interlocutori - il riferimento va a Russia ed Ucraina - ma di un problema che riguarda la totalità dei paesi del blocco UE.
La scorsa settimana Fico ha affermato che mirava a garantire forniture orientali continue per evitare di pagare più tasse di transito da altri fornitori (la Slovacchia ha un contratto a lungo termine con la russa Gazprom).
Alcuni paesi dell'UE nell'Europa orientale stanno prendendo in considerazione l'idea di assicurarsi le forniture dall'Azerbaijan, che potrebbero transitare attraverso l'Ucraina, ma non è stato ancora raggiunto alcun accordo.
I funzionari ucraini hanno suggerito che i gasdotti esistenti potrebbero essere utilizzati per spedire il gas fornito da un paese diverso dalla Russia.
Fonte Reuters