I ministri delle finanze che partecipano al G20 sono ossessionati da una entità che sembrano non comprendere appieno… il Bitcoin!
I partecipanti al G20, cercando di schiarirsi le idee, sembrano convergere su un punto ben preciso: il Bitcoin - come del resto le criptovalute in genere - non sono moneta comune, ma un asset.
Un asset… Ma perchè proprio un asset? Molto semplice: perchè in questo caso le transazioni potrebbero essere sottoposte ad una adeguata tassazione delle plusvalenze!
Si: proprio così, se non si riesce a fornire una definizione ben precisa di cosa rappresenta il Bitcoin poco importa - per i partecipanti al G20, ovviamente - l’importante è questa entità non definita sia in un modo o nell’altro tassabile.
Secondo un comunicato stampa diffuso da Bloomberg, il G20 spiega come alle criptovalute manchino i tratti caratteristici delle valute sovrane, ma questa discussione è stata spostata al tardo pomeriggio, ragion per cui osserveremo gli eventuali sviluppi e vi informeremo a tempo debito ma, nel mentre, leggiamo quelle che sono state le comunicazioni sino ad ora confermate.

“Potete chiamarli crypto assets, crypto tokens, ma sicuramente non potete chiamarli criptovalute e lasciate che vi spieghi cosa penso: nessuno di questi prodotti possa ricoprire il ruolo del denaro reale all’interno di un’economia” (Klaas Knot, De Nederlandsche Bank NV, nell’immagine appena sopra).
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