I coltivatori di frumento dell’Argentina stanno iniziando ad abbandonare numerosi lotti di terreno dedicato alla coltivazione del prodotto sotto la morsa continua e deleteria della siccità: questo è quanto affermano i tecnici della principale borsa merci dedicata ai cereali di Buenos Aires, e la dichiarazione rappresenta una vera e propria fonte di preoccupazione per la nazione sudamericana nota per la grande produzione di cereali e che, in questo momento, deve far fronte ad una tragica carenza di precipitazioni.
I tecnici del Buenos Aires grains exchange hanno stimato l’area di semina del frumento relativa alla stagione 2022 - 2023 in 6,1 milioni di ettari (15,1 milioni di acri) ma, almeno per ora, non hanno fornito ai mercati una stima relativa alla possibile produzione e si limitano a sottolineare la sempre più marcata tendenza all’abbandono dei terreni da parte degli agricoltori.

Il Buenos Aires grains exchange ha affermato che, nell’ultimo mese, la percentuale della superficie seminata a frumento contraddistinta da umidità regolare è passata dal 29% al 46%, mentre la percentuale dei terreni connotati da cattive condizioni in termini di umidità è aumentata dal 18% al 34%.
Le operazioni di semina del frumento sono state completate mesi fa ed il raccolto dovrebbe iniziare tra la fine di ottobre e novembre.
Le principali zone agricole dell’Argentina stanno affrontando la peggior siccità degli ultimi 30 anni, spiegano gli esperti di settore, ed anche il raccolto di mais potrebbe risultate compromesso dall’impossibilità di seminare il prodotto.
L’Argentina è il primo esportatore mondiale di olio di soia trasformato e farina, il terzo maggior esportatore di mais ed uno tra i principali esportatori di frumento.
Fonte Reuters