Mary Daly, presidente della Federal Reserve di San Francisco e membro del FOMC, ha affermato di non sentire l’urgenza di abbassare i tassi di interesse e che, nonostante gli ultimi “dot plot” della banca centrale, tre tagli quest’anno non sono garantiti.
"Non c'è davvero alcuna urgenza di adeguare il tasso - ha detto Daly martedì in un evento a Las Vegas, Nevada - rimanere alla finestra è la politica giusta in questo momento.”
Pur riconoscendo che l’inflazione è scesa negli Stati Uniti, ha definito il percorso “accidentato e lento”.
I mercati hanno quasi abbandonato la speranza di un taglio dei tassi della Fed a maggio e stanno scommettendo su un primo taglio nel mese di giugno ma, a questo proposito, Daly ha spiegato che effettivamente vede la possibilità di tagliare i tassi di interesse nel corso del 2024, ma che, semplicemente, il momento non è ancora arrivato.
Ha inoltre sottolineato che i mercati non dovrebbero puntare su tre tagli dei tassi, o su un totale di 75 punti base, nei tagli per il 2024, in quanto si tratta di una proiezione e non di una promessa, mentre tempi ed entità dipenderanno dalla rapidità con cui l’inflazione diminuirà e dallo stato di salute del quadro economico complessivo.
Le osservazioni di Daly hanno fatto seguito ai commenti altrettanto aggressivi del presidente della Fed di Cleveland e collega membro del FOMC Loretta Mester che ha escluso di votare per un taglio dei tassi alla riunione di maggio e ha affermato che la bilancia dei rischi è fortemente orientata verso l’inflazione.
Fonte KitcoNews