L’Italia deve aumentare gli sforzi per completare il rifornimento di gas naturale in vista dell’inverno e valutare le possibili opzioni per aiutare le aziende a sostenere gli acquisti di questo prodotto attualmente scambiato a prezzi particolarmente elevati: a parlare è il ministro della transizione energetica Roberto Cingolani, che sottolinea come le scorte di gas dell’Italia siano attualmente al 54% della capacità disponibile, nettamente al di sotto dei target UE che prevedono siti di stoccaggio colmi all’80% ed al 90% rispettivamente nei mesi di ottobre novembre.
La italiana ENI ha dichiarato che la sua richiesta di fornitura di gas dalla russa Gazprom per la giornata di ieri è stata confermata solo parzialmente, una condizione che pone la società nel settimo giorno consecutivo contraddistinto da una carenza di gas russo in ingresso.
Il ministro ha affermato che stava cercando modi per aiutare le società del settore energy a ottenere finanziamenti più economici per finanziare il gas per lo stoccaggio. Una fonte del governo ha affermato che una garanzia statale è una tra le potenziali opzioni: “Il gas al momento è così costoso che gli operatori non possono metterci soldi - spiega Cingolani - dobbiamo riflettere su questo problema”.
Il comitato tecnico di emergenza per la questione gas sta tenendo una serie di incontri ed il ministro dovrebbe incontrare proprio oggi i rappresentanti delle principali società italiane impegnate nel settore energy.
Le opzioni in discussione includono la riduzione della fornitura di gas a utenti industriali selezionati in base a contratti esistenti, l'aumento della produzione nelle centrali a carbone e la ricerca di più importazioni di gas da altri fornitori.
L'Italia sta anche promuovendo un tetto ai prezzi del gas a livello europeo per aiutare a contenere i picchi di prezzo, una proposta che, come ha dichiarato il premier Mario Draghi, è divenuta ancor più urgente proprio in virtù dei problemi causati da Mosca.
“Probabilmente otterremo qualcosa - conclude Cingolani - le aziende chiudono e le famiglie sono in difficoltà non perché ci sia una vera mancanza di gas, ma perché qualcuno dietro una tastiera ha deciso di alzare il prezzo... bisogna fissare un limite”.
Fonte Reuters