I riposizionamenti dei portafogli preannunciati la scorsa settimana sono partiti, ma dopo un iniziale tentennamento proprio nella prima seduta del nuovo anno, con spinte ribassiste sugli indici di borsa, la settimana è poi proseguita come le ultime del 2020 e cioè con nuovi massimi assoluti per le borse USA.
Eppure, soprattutto sul settore tech, sono evidenti le tensioni, soprattutto per le cosiddette Faang, i giganti della tecnologia USA che hanno guidato il movimento rialzista da fine marzo scorso. Ora la sensazione è che possano iniziare a comportarsi come titoli “difensivi”, se paragonati alla miriade di azioni riferite a nuove start up o aziende di medio taglio, attive nei settori dell’innovazione, della ricerca scientifica, robotica, intelligenza artificiale, blockchain, Mining di criptovalute. Sembra di rivivere il boom dei titoli internet del 1999 - 2000, anche se ci auguriamo che il finale possa essere diverso. Uno storno importante ci starebbe tutto e anzi, sarebbe anche salutare, perché si potrebbe comprare a prezzi più accettabili rispetto ad alcune follie attuali, anche perché, intanto, si allarga sempre più il divario tra quotazioni di borsa ed economia reale che, ad eccezione della Cina, stenta. I dati mensili sugli occupati USA venerdì hanno deluso le attese. A fronte di un’aspettativa di aumento di circa 71.000 buste paga, i dati di dicembre hanno evidenziato una perdita di 140.000 posti di lavoro, mentre i casi di Covid registrati raggiungono nuovi record ogni giorno, in attesa di un plateau e successiva discesa. Eppure il mercato non ha fatto una piega, ottimista per l’attesa dei nuovi stimoli fiscali che arriveranno a breve. Lo storno veloce dell’inizio della scorsa settimana è stato attribuito ai disordini in Campidoglio e alla vicenda che coinvolge la fine del mandato di Trump, ma in realtà io credo che i mercati stiano guardando con preoccupazione al rapido aumento dei tassi in essere sui titoli di Stato USA. La Fed potrebbe intervenire a calmierare questo movimento, ma dobbiamo tener presente che molte aziende USA sono finanziate grazie ai tassi a zero. Se questi ultimi salgono, gli investitori potrebbero ad un certo punto trovare più conveniente tornare sul reddito fisso e questo è un elemento che potrebbe, nel medio periodo, fare la differenza. Anche il dollaro, atteso in ulteriore svalutazione nel 2021, potrebbe dover rifiatare riconquistando qualche posizione, ed uscendo dalla fase di ipervenduto in cui è attualmente.





Ecco il calendario dei principali dati, eventi macro e delle scadenze della settimana
01/11/21 - No Scheduled Reports Today
01/12/21 11:00 AM CST - WASDE Report
11:00 AM CST - Crop Production(& Annual)
11:00 AM CST - Grain Stocks
11:00 AM CST - Winter Wheat Seedings
3:30 PM CST - API Energy Stocks
01/13/21 6:00 AM CST - MBA Mortgage Applications Index
7:30 AM CST - Core CPI & CPI(Dec)
9:30 AM CST - EIA Petroleum Status Report
1:00 AM CST - Fed's Beige Book(Jan)
1:00 AM CST - Treasury Budget(Dec)
2:00 PM CST - Dairy Products Sales
01/14/21 7:30 AM CST - USDA Weekly Export Sales
7:30 AM CST - Initial Claims-Weekly
7:30 AM CST - Export Ex-Ag & Import Ex-Oil Prices(Dec)
9:30 AM CST - EIA Natural Gas Report
3:30 PM CST - Money Supply
LT: Jan Canola(CBT)
Jan Rough Rice(CBT)
Jan Soybeans,Soymeal,Soyoil(CBT)
Feb Crude Lt Options(NYM)
01/15/21 7:30 AM CST - Business Inventories(Nov)
7:30 AM CST - Core PPI & PPI(Dec)
7:30 AM CST - Empire State Manufacturing(Jan)
7:30 AM CST - Retail Sales(Dec)
7:30 AM CST - Retail Sales Ex-Auto(Dec)
8:15 AM CST - Industrial Prod & Capacity Util(Dec)
9:00 AM CST - Univ of Mich Consumer Sentiment-Prelim(Jan)
11:00 AM CST - NOPA Crush
LT: Jan Lumber(CME)
Jan Mx Peso(CME)
Jan Nikkei Options(CME)
Jan Eurodollar Options(CME)
Feb Orange Juice Options(ICE)
Feb Sugar-11 Options(ICE)