La sessione di ieri ha visto il cacao terminare gli scambi a livelli elevati dopo aver raggiunto i massimi degli ultimi 46 anni sulla piazza di Londra ed anche a New York i compratori sono letteralmente scatenati, con le quotazioni della materia prima che hanno raggiunto i livelli più elevati in 12 anni: la price action in oggetto è direttamente imputabile ai timori relativi ad una produzione limitata ed a scorte contenute.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, i prezzi del cacao sulla piazza di Londra hanno terminato le contrattazioni a 2532 pounds per tonnellata, mentre a New York gli ultimi contratti sono passati di mano a 3407 dollari per tonnellata dopo un massimo intraday a 3428ì9 dollari per tonnellata.

Il cacao si propone attualmente come la “più calda” delle commodities e questo a causa di un inatteso calo della produzione dell’Africa occidentale, regione che fornisce la maggior parte della materia prima ai produttori di cioccolato di tutto il mondo, conseguente a possibili problemi climatici nelle settimane a venire.
Il Ghana e la Costa d'Avorio, così come la Nigeria e il Camerun, si trovano in una delle aree che, secondo gli analisti, potrebbero soffrire di un clima più secco del normale per diversi mesi a causa del modello El Nino che è in fase di sviluppo.

Grafico Cacao piazza di Londra (Investing)
"La produzione di cacao è solitamente più debole in un anno di El Nino. Non sappiamo quanto sarà forte questo attuale El Nino, ma i meteorologi dicono che probabilmente sarà forte - spiega Paul Joules, analista presso Rabobank - il secondo raccolto 2023 - 2024 potrebbe essere influenzato dal fenomeno, così come il raccolto principale della stagione 2024 - 2025”.
La quantità di cacao che arriva nei porti dalla Costa d’Avorio per essere esportata è in calo del 4% nella stagione rispetto all'anno precedente, hanno stimato lunedì gli esportatori, indicando una produzione inferiore.
Fonte Reuters