Secondo le dichiarazioni di alcuni operatori di settore la macinazione del cacao in Costa d’Avorio potrebbe diminuire del 40%, nel mese di maggio, per attestarsi a 25000 tonnellate ed ancor peggiore potrebbe rivelarsi, su questo fronte, il mese di giugno.
A determinare questa situazione nel maggior produttore mondiale di cacao sarebbe il recente calo della produzione di energia elettrica verificatosi nel mese di aprile, una contrazione della produzione di energia che ha bruscamente ridotto la fornitura di cacao destinata a paesi come Mali e Burkina Faso.
Stando a quanto afferma il regolatore locale, il Coffee and Cocoa Council (CCC) le società che vedono il loro core business nella macinazione del cacao potrebbero macinare il prodotto altrove, ma quanto sta accadendo potrebbe condurre ad un accumulo di cacao nei magazzini e, in seconda battuta, ad un aumento del costo dei semilavorati, in quanto gli esportatori dovranno faticare per adempiere ai contratti in tempo utile.
Tradizionalmente la Costa d’Avorio macina tra 45000 e 49000 tonnellate di cacao al mese, mentre ora si registra un evidente calo già dal mese di aprile, con un totale di 42000 tonnellate di cacao processato.
La maggior parte delle società di settore mostra un tasso operativo pari al 50% del normale e le società che lavorano a pieno ritmo stanno sfruttando generatori diesel, un espediente che consente di portare avanti le operazioni, ma che comporta un costo elevato.
Fonte Reuters