Le previsioni indicano che il Brasile darà alla luce una produzione di zucchero a livelli record, con un output di dolcificante che potrebbe raggiungere 41 milioni di tonnellate contro i 29,6 milioni di tonnellate prodotti nel 2019: quanto affermato nelle righe precedenti rappresenta il sunto delle dichiarazioni rilasciate dalla società di consulenza Job Economia, con gli analisti che hanno spiegato che una maggior quantità di canna da zucchero verrà destinata alla produzione di dolcificante a scapito dell’etanolo, la cui produzione subirà un vero e proprio tracollo a causa del calo dei consumi determinato dalla pandemia di COVID 19.
Stando alla società di consulenza, in forte crescita saranno anche le esportazioni di zucchero del Brasile, attualmente stimate in 29,8 milioni di tonnellate contro i 19,44 milioni di tonnellate della passata stagione.

Lo studio di Job Economia evidenzia che il 48,4% della canna da zucchero sarà destinato alla produzione di dolcificante, contro il 35% della passata stagione, e questo consentirà al Brasile di proporsi come il maggior produttore globale di zucchero davanti all’india.
“Lo zucchero torna a rivestire il ruolo di ‘salvatore della patria’ e questo grazie a prezzi e domanda che si mostrano migliori rispetto a quelli dell’etanolo”: questo il commento di Julio Maria Borges, socio amministratore di Job Economia, che sottolinea come il Brasile abbia bloccato i prezzi del prodotto destinato all’export nei mesi passati, quando le quotazioni erano maggiormente favorevoli.
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