Commodities: il punto della situazione
La situazione sui mercati delle commodities è totalmente opposta rispetto a quella delle borse, che, come ho scritto, stanno ignorando qualsiasi notizia negativa. Sul petrolio, dopo il test di area 50 dollari, si è vista una reazione decisa di compratori disposti ad acquistare il greggio ma, il Natural Gas, al contrario, è ancora in prossimità dei minimi di periodo per il combinato disposto di abbondanza di scorte stoccate, clima molto mite con previsioni di temperature superiori alla media invernale almeno fino al 23 febbraio e attesa di riduzione ulteriore dell’import da parte della Cina. A fine mese inizia la fase della stagionalità rialzista (accumulo di scorte in vista dell’estate), quindi un pensiero alla vendita di put sulle scadenze estive a mio avviso può essere fatto, considerando anche i prezzi del sottostante.


Anche il settore dei metalli è condizionato dalla Cina. Nel mirino ci sono oro e rame, che avranno un andamento opposto a seconda degli sviluppi del coronavirus. In caso di capitolazione delle borse, avremo vendite sul Rame e acquisti sul metallo giallo e viceversa in caso di diminuzione dei contagi ed indebolimento del virus.
Intanto il palladio continua a mantenersi in prossimità dei massimi mentre l’argento resta correlato al gold, con una forza relativa decisamente inferiore (Gold Silver Ratio in prossimità di quota 90).

Le agricole hanno risposto alla pubblicazione del Wasde report di inizio settimana scorsa: le scorte di grano sono state confermate molto ampie a livello globale confermando che il picco raggiunto dal grano di Chicago recentemente appena sotto quota 600, potrebbe essere un massimo di periodo, mentre lo spread Grano Kansas / Grano Chicago sembrerebbe aver iniziato una nuova fase di restringimento.

Stabile la Soia, che continua a risentire della scarsa domanda cinese, ma che a mio avviso è da comprare sulla debolezza. Tra le soft balzo dello zucchero dopo il report, per la riduzione delle scorte e il possibile deficit del prossimo raccolto per Brasile ed India, oltre ad un aumento della domanda di etanolo; forte recupero anche del Caffè, per le ricoperture dovute ad una prima revisione delle proiezioni del nuovo raccolto brasiliano.

Il cacao mantiene la sua tendenza rialzista, seppur intervallata da sedute di importanti prese di profitto. L’andamento di questa commodity potrebbe essere fortemente condizionato da un aggravamento dell’epidemia in Cina, dal momento che una delle ragioni dei rialzi sta proprio nella domanda in forte crescita dall’oriente.