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Speciale Frumento: l’accordo con l’Ucraina che infastidisce gli USA



La Redazione Articolo pubblicato il 22/07/2022 09:00:00
L’inizio del conflitto, alla fine di febbraio, aveva indotto un forte aumento delle vendite di mais USA, ma gli esportatori di frumento non hanno fruito della stessa “condizione di grazia” a causa dell’eccessivo aumento dei prezzi del prodotto

 

Gli esportatori di frumento degli Stati Uniti hanno archiviato il 2021 con la seconda peggior performance in 50 anni con la quota di mercato globale scesa a minimi storici a causa dell’offerta concorrente abbondante e più conveniente dal punto di vista economico ma, negli ultimi due mesi, il prezzo del grano a stelle e strisce destinato all’export è drasticamente diminuito attirando l’attenzione delle piazze globali, un contesto che ha consentito l’aumento delle vendite su base settimanale che, nei primi giorni di luglio, hanno raggiunto i livelli già elevati in nove anni.

I prezzi globali del frumento hanno raggiunto livelli record nella prima parte del 2022 in quanto la fornitura dell’Ucraina è stata sostanzialmente interrotta dal conflitto in corso con la Russia.  Le news in arrivo a mercato, tuttavia, lasciano intendere che lo scenario potrebbe mutare a breve, con Russia ed Ucraina che, complice l’intervento della Turchia, potrebbero raggiungere un accordo per riprendere le spedizioni di frumento ucraino dai porti del Mar Nero; allo stato attuale non è chiaro quando questo potrebbe accadere, ma c’è una notevole incertezza sul possibile impatto di un accordo di questo tipo sulle esportazioni americane che, potenzialmente, potrebbero subire una perdita di appeal agli occhi dei compratori.

Grafico Frumento by Tradingview

Nella prima settimana di luglio, le esportazioni di frumento degli Stati Uniti della stagione 2022 - 2023 iniziata il 1 giugno sono state pari ad 1,02 milioni di tonnellate, ovvero il volume più alto si base settimanale dal 2013 ad oggi ed anche le successive settimane si sono contraddistinte per l’intensa attività commerciale.

L’inizio del conflitto, alla fine di febbraio, aveva indotto un forte aumento delle vendite di mais USA, ma gli esportatori di frumento non hanno fruito della stessa “condizione di grazia” a causa dell’eccessivo aumento dei prezzi del prodotto.

Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha rivisto a rialzo, all’inizio di questo mese, le stime sulle esportazioni di grano degli Stati Uniti nella stagione 2022-23, che in precedenza erano state fissate per un minimo di 51 anni, portando le stesse a 21,77 milioni di tonnellate, ancora in calo su base annua, ma comunque in netto miglioramento.

Gli impegni commerciali, al 14 luglio, ammontavano a 7,58 milioni di tonnellate, al di sotto della media di periodo, ma pari al 35% della previsione per l'intero anno a fonte del 32% di un anno fa.

Quasi la metà delle spedizioni aveva come destinazione Messico, Filippine, Giappone e Corea del Sud, clienti tipici; la Cina, con 273160 tonnellate, registra un minimo - in termini di volumi importati - triennale; nessuna tra le spedizioni maggiori riguarda clienti tipicamente associati all’Ucraina.

Un segnale potenzialmente negativo per le prospettive degli Stati Uniti è che l'Egitto, il principale acquirente di grano al mondo, ha abbassato i suoi standard proteici all'inizio di questa settimana per ampliare le considerazioni per il grano statunitense, ma l’asta è stata annullata a causa dei prezzi più elevati del previsto; nel dettaglio, si ritiene che l'Egitto abbia acquistato 640000 tonnellate di grano mercoledì e altre 120000 tonnellate giovedì, tutte di origine russa o europea.

La Russia, maggior fornitore di frumento su base mondiale, dovrebbe mettere a dimora un raccolto record, quest’estate, ma il ritmo delle esportazioni è stato al di sotto della media, questo mese, e deve aumentare nelle prossime settimane per soddisfare le attese degli analisti.

A partire da venerdì scorso, gli agricoltori ucraini avevano raccolto circa l'8% del grano, ma con scarsi risultati a causa dell'alto costo e della carenza di materiali necessari, nonché del clima sfavorevole. Si tratta di un volume in linea a quello dell’anno prima, anche se si prevede che il raccolto di quest'anno sarà inferiore del 35%.

Le esportazioni di grano dell'Ucraina sono generalmente più forti tra agosto e ottobre, subito dopo il raccolto. Ciò significa che i tempi sono ottimali per l'accordo di esportazione del Mar Nero, che sarà messo per iscritto venerdì, anche se i dettagli non sono chiari.  Gli scettici sull'accordo sottolineano diversi potenziali ostacoli per i quali i colloqui devono ancora produrre soluzioni. Questi includono la sicurezza delle navi dal punto di vista assicurativo, la necessità di aumentare la manodopera nei porti e l'alto livello di fiducia richiesto tra Mosca e Kiev nonostante i continui combattimenti in tutta l’Ucraina.

 

Fonte Reuters

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