In un recente report il governo USA ha rivisto a rialzo le stime sulle riserve di mais e soia, un segnale che indica l’approssimarsi di un lieve rallentamento nel processo di aumento dei prezzi dei generi alimentari.
Gli agricoltori americani hanno lottato con condizioni meteorologiche estreme connotate da siccità ed inondazioni nelle principali aree di coltivazione, ma le colture si sono mostrate resistenti al clima avverso e questo indica che l’anno, per i raccolti, sarà particolarmente buono, con un raccolto record di soia e con un raccolto di mais che si presenterà come il secondo più rande che la storia ricordi.
In aumento anche le scorte, con quelle di soia attese a 320 milioni di bushel e con quelle di mais stimate ad 1,5 miliardi di bushel.

I raccolti floridi sono un’ottima notizia per i consumatori che, come ben sappiamo, stanno lottando con un netto aumento dei prezzi dei generi alimentari: secondo le Nazioni Unite, su base globale, i prezzi dei generi alimentari sono al livello più elevato dell’ultimo decennio.
I dati USA citati in precedenza hanno contribuito a far scendere i prezzi dei prodotti di circa il 25% rispetto ai massimi di maggio e, inoltre, sono da considerarsi ribassisti anche altri eventi climatici e non che hanno rallentato le esportazioni innescando i timori di un forte aumento delle forniture nazionali.
Un ostacolo alla riduzione dell'inflazione potrebbe essere il prezzo del grano in foto aumento dopo che i dati in arrivo a mercato hanno evidenziato forniture inferiori alle attese; mais e soia vengono abitualmente usate nella realizzazione mangimi animali, mentre il frumento viene impiegato direttamente nella realizzazione di numerosi alimenti.
Fonte Bloomberg