Rame e cobalto prodotti da aziende, tra cui Glencore e CMOC, sono bloccati a Kolwezi, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), a causa di uno sciopero dei camionisti iniziato a fine ottobre: questo è quanto hanno riferito a Reuters quattro fonti con conoscenza diretta della questione, specificando che a Kolwezi sono trattenuti 2700 camion con un carico complessivo di 89000 tonnellate di rame.
Lo sciopero potrebbe ridurre le forniture globali di rame, necessario per la produzione di energia e le costruzioni, e di cobalto, utilizzato nelle batterie ricaricabili che alimentano i veicoli elettrici: sostanzialmente, si tratta di due metalli estremamente importanti nel processo di transizione energetica. Un recente sondaggio di Reuters ha evidenziato che il mercato attendeva un piccolo surplus di 112000 tonnellate di rame ma, ora, questo surplus potrebbe trasformarsi in un deficit nel caso in cui lo sciopero dovesse protrarsi nel tempo.
Secondo l'International Copper Study Group, la Repubblica Democratica del Congo è il terzo produttore mondiale di rame e, lo scorso anno, ha rappresentato il 10,4% dei 22 milioni di tonnellate di fornitura globale di rame estratto ma non solo, in quanto il paese è anche il più grande produttore mondiale di cobalto con una fornitura 2022 pari al 76% del totale globale.
I camionisti, che trasportano minerali da Kolwezi allo Zambia e poi ai porti costieri per il trasporto via nave verso i paesi consumatori, come la Cina, hanno chiesto alle aziende logistiche di pagare un’indennità di rischio aggiuntiva di 700 dollari per viaggio, hanno detto le fonti.
"I camionisti vogliono un incentivo per operare in Congo, vogliono un'indennità di rischio in aggiunta al loro stipendio attuale - afferma Hippy Tjivikua, amministratore delegato del Walvis Bay Corridor Group - sta influenzando la maggior parte delle rotte di rifornimento. Non posso dire che il carico sia completamente bloccato, ma la maggior parte delle miniere non è in grado di scaricare o raccogliere i carichi.”
Fonte Reuters