La International Energy Agency (IEA) ha rivisto a rialzo la stima per il prezzo medio del petrolio Brent nel 2022 portando la stessa a 79,4 dollari per barile, nonostante gli stessi analisti abbiano previsto che il rally potrebbe perdere di tono a causa dell’aumento della produzione globale - concentrato per la maggior parte negli USA - indotto dall’aumento delle quotazioni; nel 2021, invece, la media di prezzo del Brent è attesa a quota 71,5 dollari per barile.
Nonostante la produzione USA non sia prevista ai livelli pre pandemici sino al termine del 2022, gli analisti indicano che peserà per il 60% dell’offerta extra OPEC+.
"Il mercato petrolifero mondiale rimane teso, ma una tregua dal rally dei prezzi potrebbe essere all'orizzonte ... a causa dell'aumento delle forniture di petrolio - spiegano i tecnici IEA - i prezzi attuali, molto elevati, forniscono un buono stimolo ad aumentare le operazioni dei produttori USA, anche se questi continueranno ad attenersi ad una buona disciplina volta a favorire il ritorno economico degli investitori”.

Includere ipotesi sui prezzi nei rapporti mensili è raro, ma non senza precedenti, ha spiegato la IEA: "Pubblichiamo le nostre ipotesi sui prezzi quando pensiamo che ciò possa essere utile per la comprensione delle nostre previsioni e, poiché i prezzi attuali stanno diventando più elevati, iniziano ad avere un effetto significativo sulla domanda”.
Il petrolio immagazzinato nelle scorte industriali per i paesi OCSE è sceso di 51 milioni di barili a settembre, 250 milioni di barili al di sotto della media quinquennale e ai minimi dall'inizio del 2015 (i dati preliminari di ottobre indicavano un leggero aumento).
"La domanda globale di petrolio si sta rafforzando a causa del forte consumo di benzina e dell'aumento dei viaggi internazionali mentre sempre più paesi riaprono i loro confini”: questa la conclusione della IEA i cui tecnici, tuttavia, sottolineano come un aumento dei casi di coronavirus in Europa, un'attività industriale più debole e un aumento dei prezzi del petrolio potrebbero intaccare la domanda.
La IEA ha mantenuto le sue prospettive di crescita della domanda di petrolio sostanzialmente stabili a 5,5 milioni di barili al giorno per il 2021 e a 3,4 milioni di barili al giorno l'anno prossimo.
Fonte Reuters