Le importazioni di petrolio indiano dalla Russia sono salite al record di circa 2,1 milioni di barili al giorno, nel mese di maggio, grazie a prezzi dell’oro nero russo sempre più bassi a causa del calo della richiesta in arrivo dalla Cina, un contesto che consente a Mosca di guadagnare ampie quote di mercato (41% del totale nel mese passato) nel terzo maggior importatore e consumatore di greggio su base globale mentre, al contrario, l’offerta in arrivo dall’Arabia Saudita ha toccato il livello più basso in 10 mesi dopo che la controllata statale Saudi Aramco ha aumentato il prezzo del suo petrolio.
Le raffinerie indiane hanno comprato petrolio russo a mani basse approfittando dei prezzi estremamente contenuti indotti dal conflitto russo ucraino, prezzi che hanno causato un marcato calo del più costoso oro nero in arrivo dal Medio Oriente.
Secondo i dati, l’India ha acquisito circa 5,1 milioni di barili giornalieri di petrolio a maggio, con una crescita di circa il 5,6% rispetto ad aprile; le importazioni di petrolio russo in India a maggio sono aumentate del 14,7% rispetto ad aprile e del 5,9% rispetto a un anno fa.

La raffineria privata indiana Reliance Industries e Nayara Energy, di proprietà di maggioranza di entità russe, ha firmato un accordo a termine per acquistare petrolio russo mentre, al contrario, le raffinerie statali Indian Oil Corp, Bharat Petroleum Corp, Hindustan Petroleum e Mangalore Refinery and Petrochemicals stanno acquistando greggio russo sul mercato spot.
La Russia ha continuato a essere il principale fornitore di petrolio dell’India, seguita da Iraq e Arabia Saudita.
Secondo i dati, le raffinerie indiane hanno acquisito 508.500 barili al giorno di petrolio saudita a maggio, in calo del 16,4% rispetto ad aprile, e 1 milione di barili al giorno dall'Iraq, in crescita del 22,2% su base mensile e, inoltre, il mese scorso le raffinerie indiane hanno ricevuto 176.000 barili giornalieri di petrolio dagli Stati Uniti.
Fonte Reuters