Gli analisti della OPEC prevedono che il mercato petrolifero globale rimarrà ben supportato da una robusta domanda di petrolio, una prospettiva che invita i membri del Cartello a proseguire sulla strada del graduale aumento della produzione.
La ripresa dei consumi non è stata ostacolata dal diffondersi della variante Omicron e questo, insieme a numerose interruzioni dell’offerta, ha favorito la salita dei prezzi del Brent ai livelli più elevati dal 2014, oltre gli 88 dollari per barile.
Nel tradizionale report mensile la OPEC ha affermato che la forza del mercato petrolifero persisterà nel tempo anche a fronte di un possibile inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali, soprattutto in un contesto che vede le scorte di oro nero significativamente al di sotto della media quinquennale di riferimento.
Nel suo report, la OPEC ha confermato la view evidenziata nella passata edizione prevedendo che l’impatto della variante Omicron sarà lieve e di breve durata, un’analisi che, almeno sino ad ora, pare confermata dall’evoluzione del mercato; le prospettive rialziste del dipartimento di ricerca dell'OPEC con sede a Vienna dovrebbero rassicurare i produttori quando si riuniranno all'inizio del mese prossimo.
Come ben sappiamo la OPEC+ sta procedendo con il graduale ripristino della produzione in precedenza asportata dal mercato per far fronte agli effetti nefasti della pandemia ed anche questo intervento, alla fine, sta inducendo un aumento dei prezzi del barile, poiché la coalizione non riesce ad aumentare al ritmo pianificato, in quanto alcuni membri della coalizione non sono in grado di sostenere l’aumento produttivo richiesto.
A dicembre, i membri dell'OPEC hanno aggiunto solo 166000 barili al giorno, rispetto a un obiettivo di 250000 al giorno, secondo il rapporto.
Fonte Bloomberg