I prezzi del petrolio continuano ad ostentare una certa forza sulla scia delle previsioni per una ripresa economica della Cina più forte del previsto; la Cina, lo ricordiamo, si pone attualmente al primo posto nella classifica degli importatori di greggio su base globale.
Nel momento in cui queste righe sono scritte il petrolio Brent è scambiato a quota 88,45 dollari per barile in aumento di oltre lo 0.9% (grafico aggiornato alle ore 16.45 del 23 gennaio 2023).
Gli scambi, in Asia, sono sensibilmente sotto tono a causa delle festività del capodanno lunare, ma gli analisti confidano nel fatto che l’ottimismo legato alla revoca delle restrizioni relative al covid 19 innescherà un aumento delle quotazioni dell’oro nero.
Sukrit Vijayakar, direttore della società di consulenza energetica Trifecta con sede a Mumbai, ha affermato che il mercato vuole preservare posizioni lunghe nel caso in cui la crescita cinese riprenda.
I dati mostrano una solida ripresa degli spostamenti, in Cina, dopo la revoca delle restrizioni, affermano gli analisti di ANZ in una recente nota, e gli stessi analisti sottolineano l’intenso incremento del traffico nelle 15 maggiori città cinesi (+22% rispetto all’anno passato).
I prezzi del greggio in gran parte dei mercati fisici mondiali hanno iniziato l'anno con un rally tra i segnali di maggiori acquisti dalla Cina e la preoccupazione che le sanzioni alla Russia possano inasprire l’offerta: “Mentre la stessa riapertura si rivelerà senza dubbio complicata, in particolare durante le festività, le prime indicazioni suggeriscono che c'è stato un aumento dell'attività, il che significa che l'economia potrebbe funzionare meglio” (Craig Erlam, OANDA).
UE e G7 limiteranno i prezzi dei prodotti raffinati della Russia a partire dal 5 febbraio 2023, un’azione che si somma al price cap sul prezzo del petrolio russo in vigore dal 5 dicembre 2022 insieme all’embargo UE sulle importazioni di greggio russo via mare.
Il G7 ha concordato di posticipare a marzo la revisione del livello del prezzo massimo del petrolio russo, un mese dopo rispetto a quanto inizialmente previsto, per avere il tempo di valutare l'impatto del prezzo massimo dei prodotti petroliferi.
Fonte Reuters