Nel mese di maggio, la Cina - maggior importatore di greggio su base mondiale - ha aumentato le scorte di greggio di oltre un milione id barili giornalieri, con i tassi di lavorazione delle raffinerie in calo che vanno a bilanciare importazioni tutto sommato deboli: nel dettaglio, la Cina ha aumentato le scorte di petrolio per 1,08 milioni di barili giornalieri, nel mese di maggio, a fronte di 830.000 barili giornalieri nel mese di aprile.
Nei primi cinque mesi del 2024, la Cina ha aumentato le scorte di 790.000 bpd rispetto allo stesso periodo del 2023, e il ritmo di aumento delle scorte sta accelerando, passando da 700.000 bpd nei primi quattro mesi dell’anno.
L’aumento dei flussi di greggio nei depositi, insieme al calo delle importazioni di petrolio nei primi cinque mesi dell’anno, mina le aspettative secondo cui la domanda di greggio cinese crescerà fortemente nel 2024.

Il greggio totale a disposizione dei raffinatori a maggio è stato di 15,33 milioni di barili al giorno, composto da importazioni di 11,06 milioni di barili al giorno e produzione interna di 4,27 milioni di barili al giorno.
Il volume di greggio lavorato dalle raffinerie è stato di 14,25 milioni di barili al giorno, lasciando un surplus di 1,08 milioni di barili al giorno da aggiungere ai serbatoi di stoccaggio.
Il greggio totale a disposizione dei raffinatori a maggio è stato di 15,33 milioni di barili al giorno, composto da importazioni di 11,06 milioni di barili al giorno e produzione interna di 4,27 milioni di barili al giorno.
Il volume di greggio lavorato dalle raffinerie è stato di 14,25 milioni di barili al giorno, lasciando un surplus di 1,08 milioni di barili al giorno da aggiungere ai serbatoi di stoccaggio, tuttavia, la conversione in barili giornalieri mostra un tasso di 14,49 milioni di barili al giorno nel periodo da gennaio a maggio, che in realtà è in calo rispetto ai 14,54 milioni di barili al giorno dello stesso periodo dell'anno scorso.
Un secondo semestre migliore?
Ci sono alcuni fattori temporanei dietro alcuni dei deboli risultati, come la manutenzione programmata di diverse raffinerie importanti a maggio, ma è difficile sfuggire alla conclusione che finora la richiesta di petrolio della Cina è inferiore alle attese. La OPEC prevede ancora che la Cina guiderà la crescita della domanda globale di petrolio nel 2024, rappresentando 720.000 barili al giorno dell’aumento totale mondiale di 2,2 milioni di barili al giorno e, sebbene il report del Cartello mostri che il gruppo di produttori si aspetta un secondo semestre più forte in Cina, mostra anche che il primo semestre è ben al di sotto delle aspettative. L’OPEC prevede una crescita della domanda di petrolio cinese a 570.000 barili giornalieri nel secondo trimestre, il che richiederebbe un aumento delle importazioni di giugno, visti i risultati deboli di aprile e maggio.
Mentre l’OPEC rimane ottimista sulla domanda cinese, altri operatori di settore sono più cauti, con l’Agenzia internazionale per l’energia che prevede una crescita della domanda di circa 500.000 barili giornalieri nel 2024, ma anche questa previsione più modesta richiederà un secondo semestre forte e dipenderà non solo dal fatto che l’economia cinese acquisisca slancio, ma lo faccia anche in aree che incentivano il consumo di prodotti raffinati. Un’economia cinese più forte rimane probabile nel secondo semestre, ma la domanda è se sarà abbastanza forte da consentire che le aspettative rialziste sulla domanda di petrolio siano corrette.
Fonte Reuters