Petrolio: il barile recupera terreno; non pesano le scorte USA
La Redazione
Articolo pubblicato il 22/07/2021 09:00:00
“L’aumento delle scorte di petrolio è stato guidato, a sorpresa, da un’impennata delle importazioni e da un crollo delle esportazioni - spiega John Kilduff, partner di Again Capital - gli unici aspetti positivi del report EIA sono la forte domanda di benzina ed il recupero di quella di distillati”.
Nella sessione di ieri i prezzi del petrolio sono saliti di oltre il 4%m sulla piazza di New York, con il miglioramento della propensione al rischio da parte degli investitori che ha sostenuto le quotazioni del barile nonostante i dati in arrivo a mercato evidenzino un aumento delle scorte di greggio statunitense.
Dopo un calo vicino al 7% verificatosi nella sessione di lunedì 19 luglio i future sul prodotto stanno recuperando terreno; il calo di inizio ottava è imputabile all’operato della OPEC+ che sta gradatamente ripristinando la produzione trattenuta in precedenza. Il nuovo accordo prevede l’immissione a mercato di ulteriori 400000 barili giornalieri di oro nero nel periodo che va da agosto a dicembre; la conclusione dell’accordo, come abbiamo visto, ha destabilizzato il mercato, in prima battuta, ma ha anche ridato fiducia agli investitori in merito alla solidità della OPEC+.
La tornata di vendite di lunedì è stata esacerbata dal timore di un espandersi della variante Delta nei principali mercati petroliferi, un evento che, potenzialmente, potrebbe minare il recupero della richiesta di petrolio.
"Nel complesso, l'accordo OPEC ha chiarito ciò che il mercato dovrebbe aspettarsi per quanto riguarda il ripristino della produzione, tuttavia, nemmeno l’intervento della OPEC+ sarà in grado di arginare il calo complessivo delle scorte petrolifere mondiali, e per me, questo sosterrà il mercato” (Andy Lipow, presidente di Lipow Oil Associates).
Il rialzo di ieri si è verificato nonostante l’aumento delle scorte di greggio statunitensi: nel dettaglio, tali scorte sono aumentate di 2,1 milioni di barili ad un totale di 439,7 milioni di barili e questo a fronte di un mercato che si attendeva un calo di 4,5 milioni di barili; in calo le scorte di benzina e distillati (rispettivamente -121000 e -1.3 milioni di barili).
“L’aumento delle scorte di petrolio è stato guidato, a sorpresa, da un’impennata delle importazioni e da un crollo delle esportazioni - spiega John Kilduff, partner di Again Capital - gli unici aspetti positivi del report EIA sono la forte domanda di benzina ed il recupero di quella di distillati”.
Fonte Reuters