Nel mese di maggio la Russia è diventata il secondo maggior fornitore di petrolio dell’India, alle spalle dell’Iraq, che occupa il gradino più alto del podio, e davanti all’Arabia Saudita, che si aggiudica la medaglia di bronzo.
Nel mese di maggio 2022 le raffinerie indiane hanno ricevuto circa 819000 barili giornalieri di greggio russo, livello più alto mai riscontrato su base mensile, contro i 277000 barili giornalieri del mese di aprile.
Le sanzioni di cui la Russia è oggetto hanno indotto numerosi acquirenti ad allontanarsi dall’oro nero di Mosca e questo ha fatto si che il petroli russo quotasse a forte sconto rispetto agli altri gradi in commercio, ragion per cui le raffinerie indiane, che raramente acquistavano petrolio russo a causa degli elevati costi di trasporto, hanno colto l’occasione per sfruttare questa fonte di approvvigionamento.
I gradi russi hanno rappresentato circa il 16,5% delle importazioni complessive di petrolio dell’India, a maggio, e hanno contribuito ad aumentare la quota di petrolio CIS (Commonwealth of Independent States) al 20,5%; in aumento anche la quota di petrolio africano (11,5% contro il 5,9% del mese di aprile) ed in calo la quota del Medio Oriente al 59,5% circa.

“A dettar legge è il diesel… se vuoi aumentare la produzione di diesel e carburante per jet, allora hai bisogno di qualità nigeriane e angolane. La Cina ha tagliato le importazioni di qualità angolane a causa delle restrizioni legate al COVID, quindi alcuni di questi barili andranno in Europa e alcuni in India” (Ehsan Ul Haq, analista presso Refinitiv, che spiega come abbia influito in questa dinamica di mercato anche l’aumento degli OSP da parte dei produttori mediorientali).
Le importazioni di petrolio dell’India, a maggio, sono state pari a 4,98 milioni di barili al giorno, il volume più alto da dicembre 2020, poiché le raffinerie statali hanno aumentato la produzione per soddisfare la crescente domanda locale; i volumi indicati in precedenza evidenziano un aumento delle importazioni di circa il 5,6% rispetto al mese di aprile e di circa il 19% rispetto a maggio 2021.
Fonte Reuters