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Petrolio, USA: nel paradiso dello Shale c’è qualche problema…



La Redazione Articolo pubblicato il 23/10/2024 09:00:00
I produttori shale stanno esaurendo le aree di produzione di primo livello e si spostano in zone di secondo livello che producono più gas ed un greggio più leggero e questo è un problema per numerose raffinerie che, allo stato attuale, non sono in grado di lavorare questo tipo di gradi e che, per sfruttarli, dovrebbero investire in attrezzature e modifiche agli impianti.


Le aziende estrattivi di shale oil degli Stati Uniti potrebbero trovarsi ad affrontare un grosso problema: l’oro nero che estraggono sta diventando sempre più leggero, e questo potrebbe renderlo poco attraente per le raffinerie locali, in quanto, per essere successivamente trasformato in benzina, gasolio e carburante per aerei, dovrebbe essere miscelato con altri gradi più pesanti, un’operazione che ne aumenterebbe il costo e, di conseguenza, ne ridurrebbe la richiesta.

Il volume e la qualità del greggio statunitense di punta lo hanno reso popolare tra le raffinerie in Asia e in Europa, grazie alla sua somiglianza con altri gradi di riferimento e a un basso contenuto di zolfo e, di fatto, il WTI Midland è diventato una componente di rilievo nel benchmark Brent, un gruppo di gradi del Mare del Nord utilizzati per stabilire il prezzo di oltre il 75% del greggio mondiale, ma i produttori di scisto nel bacino del Permiano del Texas occidentale e del Nuovo Messico hanno pompato greggio più leggero e questo è stato ampiamente dimostrato dai recenti test a cui è soggetto il prodotto.




Grafico Tradingview

I produttori shale stanno esaurendo le aree di produzione di primo livello e si spostano in zone di secondo livello che producono più gas ed un greggio più leggero e questo è un problema per numerose raffinerie che, allo stato attuale, non sono in grado di lavorare questo tipo di gradi e che, per sfruttarli, dovrebbero investire in attrezzature e modifiche agli impianti.

Il greggio più leggero tende a produrre volumi maggiori di nafta come materia prima petrolchimica quando viene raffinato e meno diesel e carburante per aerei più redditizi. Alcune torri di raffinazione potrebbero non essere costruite per gestire volumi maggiori di nafta e le raffinerie potrebbero essere costrette a ridurre la quantità di greggio che gestiscono complessivamente.

Gli idrocracking, unità di lavorazione che scompongono le molecole pesanti in molecole più piccole tramite calore e pressione elevati, sarebbero sottoutilizzati se il greggio fosse più leggero, ha affermato Viktor Katona, analista capo del greggio di Kpler. Le unità di reforming, che trasformano la nafta in un componente della benzina finita, dovrebbero lavorare a ritmi più elevati.

Sebbene gli idrocracking possano essere più costosi da gestire, aiutano a produrre diesel e carburante per aerei con margini più elevati che le raffinerie sono ansiose di vendere.

Le società di oleodotti che acquistano dai produttori di scisto potrebbero anche cercare di miscelare il greggio con altri gradi come West Texas Sour per soddisfare le specifiche di esportazione, hanno affermato gli analisti.

Il costo della miscelazione dei gradi potrebbe causare un calo della domanda di WTI Midland. Ciò, a sua volta, deprimerebbe il prezzo del Brent a meno che Platee non decida di modificare i parametri di valutazione.


Fonte Reuters


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