Il petrolio WTI (piazza di New York) ha terminato la sessione di ieri con un rialzo di oltre il 3% a quota 77,4 dollari per barile, nonostante la US Energy Information Administration (EIA) abbia spiazzato i mercati comunicando il più grande aumento su base settimanale delle scorte di greggio da febbraio 2021.
Sostanzialmente, le scorte di greggio statunitensi sono aumentate inaspettatamente la scorsa settimana a causa della lentezza, da parte delle raffinerie, nel tornare operative dopo che una recente ondata di gelo ha bloccato le attività degli impianti.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, le scorte di greggio sono aumentate di 19 milioni di barili nella settimana terminata il 6 gennaio ad un totale di 439,6 milioni di barili e questo a fronte di un mercato che attendeva, secondo un sondaggio condotto da Reuters, un calo superiore ai 2 milioni di barili.
Le dichiarazioni rilasciate dalla EIA hanno sempre una grande influenza sui prezzi del petrolio e possono generare intense oscillazioni di prezzo che, sfruttando le strategie in opzioni, si possono tradurre in vere e proprie occasioni di guadagno, esattamente come ci spiega Giancarlo nei suoi corsi: clicca su questo link per scaricare il materiale gratuito.

I prezzi del petrolio sono scesi, subito dopo la comunicazione dei dati, ma si sono immediatamente ripresi con i traders che hanno subito collegato l’aumento del prodotto stoccato al gelo, classificando quanto avvenuto come un evento puramente temporaneo ed isolato.
In aumento le scorte presso l’hub di Cushing (+2,5 milioni di barili), le scorte di benzina (+4,1 milioni di barili ad un totale di 226,8 milioni di barili) ed in calo le scorte di distillati (-1,1 milioni di barili ad un totale di 117,7 milioni di barili).
"Nonostante la minore attività di raffinazione, le scorte di benzina sono ancora fortemente aumentate a causa di una domanda implicita molto debole, mentre i distillati hanno mostrato un modesto calo anche in questo caso in un contesto contraddistinto da una domanda implicita debole” (Matt Smith, analista petrolifero presso Kpler).
Fonte Reuters