I colloqui OPEC+ sulla politica petrolifera per il 2024 sono particolarmente complicati e, almeno allo stato attuale, mostrano come una possibile estensione della strategia attuale sia uno scenario più plausibile rispetto a quello di un approfondimento dei tagli alla produzione attualmente in vigore: questo è quanto hanno affermato quattro fonti di settore intervistate da Reuters.
OPEC ed alleati, la cosiddetta OPEC+, si incontreranno nella giornata di giovedì 30 novembre in un meeting online al fine di decidere la politica petrolifera per il 2024 ma, spiegano le fonti, un ulteriore rinvio del meeting è possibile.

Altre due fonti affermano che, allo stato attuale, una ulteriore riduzione della produzione non è un elemento discusso con particolare attenzione, in quanto ognuno mantiene le proprie posizioni senza mostrarsi desideroso di sbilanciarsi in un senso o nell’altro.
L’incontro è già stato posticipato dal 26 novembre. Fonti dell’OPEC+ affermano che ciò è dovuto a un disaccordo sui livelli di produzione dei produttori africani, anche se da allora fonti hanno affermato che il gruppo si è avvicinato a un compromesso su questo punto.
Il precedente incontro dell’OPEC di giugno aveva già esteso i tagli alla produzione fino al 2024.
L’Arabia Saudita, la Russia e altri membri dell’OPEC+ hanno già promesso tagli totali alla produzione di petrolio di circa 5 milioni di barili al giorno (bpd), circa il 5% della domanda globale giornaliera, in una serie di misure iniziate alla fine del 2022.
Ciò include l’ulteriore taglio volontario della produzione da parte dell’Arabia Saudita di 1 milione di barili al giorno, che scadrà alla fine di dicembre, e un taglio delle esportazioni russe di 300000 barili al giorno fino alla fine dell’anno.
Fonte Reuters