Diversi membri chiave dell'OPEC+ non vedono la necessità di accelerare gli aumenti della produzione anche se il petrolio si dirige verso i 100 dollari al barile dopo l’escalation della tensione tra Russia ed Ucraina.
Iraq e Nigeria hanno affermato che una strategia di aumento graduale della produzione è sufficiente per bilanciare il mercato e il gruppo non ha bisogno di essere più aggressivo e molti delegati hanno fatto eco a questa visione in privato, affermando che non farebbe differenza se il greggio raggiungesse le tre cifre.
La OPEC+, che si riunirà nella giornata del 2 marzo, sta osservando la crescita della produzione da produttori non OPEC+ come Brasile e Canada e non vede un aumento eccessivo delle scorte commerciali, spiega il ministro dell'Energia iracheno Ihsan Abdul Jabbar: “Il mercato avrà sempre più petrolio, quindi pensiamo che non sia necessario discostarsi dalla strategia attuale. Non creeremo alcun aumento delle scorte globali e garantiremo che la domanda sarà soddisfatta”.

Il ministro dell'Energia della Nigeria, Timipre Sylva, ha appoggiato i commenti di Jabbar: “Non è il momento di aumentare la produzione, il mercato è ancora un po’ troppo debole per aumentare…”.
La OPEC+ deciderà la strategia da attuare nel mese di aprile nel meeting di marzo e molti dei produttori della coalizione sono intenzionati ad aumentare la produzione di 400000 barili giornalieri in linea con la strategia attuale.
Jabbar ha affermato che sarebbe "ingiusto" per qualsiasi stato OPEC+ aumentare la produzione oltre la sua quota, nonostante molti membri stiano lottando per raggiungere i target previsti. La scorsa settimana, la International Agency Energy Agency ha affermato che l'OPEC+ sta pompando quasi 1 milione di barili al giorno al di sotto del suo obiettivo.
Fonte Bloomberg