Nella passata sessione, i prezzi dell’oro hanno raggiunto i 1940 dollari per oncia, entrando così in un classico bull market; rispetto ai minimi biennali registrati a novembre, l’oro si presenta in rialzo del 20% e, nel momento in cui queste righe sono scritte, si attesta a quota 1925 dollari per oncia testimoniando un aumento di circa 100 dollari per oncia nel primo mese del 2023, ossia il miglior inizio d’anno dal 2012 a questa parte.

Gli analisti sottolineano come la forza dell’oro si presenti in un contesto contraddistinto da dollaro debole e rendimenti obbligazionari contenuti ed osservano che le mutevoli aspettative sui tassi di interesse continuano a pesare sul biglietto verde. L'indice del dollaro USA continua a oscillare al punto più basso in sette mesi a 102 punti ed i mercati hanno quasi scontato un aumento di 25 punti base da parte della Federal Reserve il mese prossimo: “Il metallo giallo sta trovando una nuova domanda da parte di trader e investitori che vedono una prospettiva migliore mentre i venti contrari dello scorso anno, dagli aumenti dei tassi all'aumento dei rendimenti e del dollaro, diventano favorevoli in un contesto in cui gli aumenti dei tassi alla fine si riducono mentre i rendimenti e il dollaro si attenuano tra le preoccupazioni per le prospettive economiche. Il mercato sta attualmente prevedendo uno o due ulteriori aumenti dei tassi statunitensi prima di fermarsi al 5% o al di sotto. Se la storia si ripetesse, l'oro potrebbe avere un ulteriore rialzo significativo” (Ole Hansen, Saxo Bank).
Sebbene i 1940 dollari si stiano dimostrando una resistenza di rilievo, Jeremy Naylor, analista di mercato presso IG, non esita ad affermare che una rottura di tali livelli condurrebbe le quotazioni del metallo giallo verso i massimi storici, parole a cui fanno eco quelle Lukman Otunuga, analista di ricerca senior presso FXTM, che individua poco più in alto, a 1950 dollari per oncia, il livello chiave da superare.
Sebbene i prezzi dell'oro si trovino in un mercato tecnico rialzista, alcuni analisti notano che sta diventando tecnicamente troppo esteso e un certo consolidamento ai livelli attuali potrebbe essere salutare.
Hansen ha osservato che un fattore che frena il mercato dell'oro rimane la domanda contenuta di ETF aventi il metallo giallo come sottostante.
Fonte KitcoNews