Gli ultimi dati del rapporto International Financial Statistics (IFS) del Fondo monetario internazionale (FMI) hanno mostrato che la banca centrale russa ha aumentato le proprie riserve auree in agosto portandole ai livelli più elevati del 2023.
Mentre la Russia è intenzionata ad aumentare le sue riserve auree per contribuire a mitigare le sanzioni economiche occidentali legate al conflitto in Ucraina e per sostenere una potenziale valuta BRICS sostenuta dall’oro, il paese è stato costretto a utilizzare le sue riserve auree per regolare transazioni internazionali e per coprire i deficit di bilancio.

A maggio, la banca centrale russa ha venduto quattro tonnellate di oro e 2,59 miliardi di yuan (365 milioni di dollari) dai conti del Fondo patrimoniale nazionale (NWF) per raccogliere fondi aggiuntivi per finanziare il deficit di bilancio.
A marzo, il World Gold Council ha riferito che la banca centrale russa ha venduto 3,1 tonnellate di oro mentre il metallo prezioso ha dato il via a un importante rally e, allo stesso tempo, ha anche pubblicato i dati mancanti sulle riserve di oro risalenti al febbraio 2022 - quando ha preso il via il conflitto in Ucraina - e gli analisti evidenziano come le stesse siano aumentate di 28 tonnellate in quel periodo.
Gli analisti hanno reagito positivamente ai dati più dettagliati, ma alcuni hanno sollevato dubbi sulla produzione di oro in Russia e sulla destinazione del metallo prezioso.
Fonte KitcoNews