La domanda di oro fisico nei principali hub asiatici è diminuita, nella passata settimana, in concomitanza con picchi di prezzo a ridosso di massimi pluriennali nelle piazze locali e questo anche se i rivenditori indiani si attendono un ritorno dell’interesse verso il metallo giallo con l’avvicinarsi della prossima stagione dei matrimoni: “I gioiellieri si sono presi una pausa. Stanno aspettando una correzione dei prezzi” (dichiarazione rilasciata da un commerciante di lingotti di Mumbai ai giornalisti di Reuters).
A metà della passata settimana i prezzi dell’oro sulla piazza indiana hanno terminato gli scambi a quota 49059 rupie per 10 grammi dopo un massimo a 49610 rupie, livello più elevato dal 3 giugno 2021 ed i rivenditori, al fine di attrarre i clienti, hanno offerto uno sconto fino a 2,5 dollari l'oncia rispetto ai prezzi nazionali ufficiali.
L’oro è tradizionalmente una parte integrante dei matrimoni indiani e rende l’India un importante consumatore ma, ora, i commercianti spiegano che gli acquirenti stanno posticipando gli acquisti.
Alcuni operatori di settore indicano la presenza di domanda repressa a causa della scarsa attività nel 2020 a seguito delle restrizioni indotte dalla pandemia.
In Cina, il principale consumatore mondiale di oro, e in Giappone, la domanda al dettaglio ha continuato a soffrire a causa dell'aumento dei prezzi, anche se i dati disponibili evidenziano che la Svizzera ha esportato più oro nella Cina continentale a ottobre che in qualsiasi altro mese da giugno 2018.
Forte interesse per i lingotti a Singapore, dove gli investitori si sono rivolti all’oro al fine di proteggersi dall’aumento dell’inflazione.
Fonte Reuters