Il prezzo dell’oro è sceso sino a lambire i livelli più bassi in quattro mesi: dopo le news relative ai vaccini contro il COVID 19 ed i dati macro che evidenziano un’economia USA in fase di recupero, a sferrare il colpo definitivo è l’inizio della transazione che, alla Casa Bianca, condurrà Joe Biden a rivestire formalmente il ruolo di presidente degli Stati Uniti.
Nel momento in cui queste righe sono scritte il prezzo del metallo giallo (contratto dicembre 2020) si attesta appena al di sopra dei 1800 dollari per oncia con un calo di due punti percentuale che ha indotto le quotazioni del lingotto a violare a ribasso la media mobile a 200 giorni.

Sino a poche settimane fa il quadro di fondo dell’oro era ben diverso, con gli analisti che propendevano per una violazione rialzista del trading range all’interno del quale scambiavano le quotazioni del lingotto, ma le news diffuse da Pfizer e da altra società in merito all’avvenuto sviluppo di un vaccino efficace contro il COVID 19 hanno cambiato le carte in tavola innescando il ritorno della propensione al rischio tra gli investitori.
“I traders hanno gli occhi puntati sui 1800 dollari per oncia - spiega Ole Hansen, analista presso Saxo Bank - a breve scatteranno gli stop a ridosso della media mobile a 200 giorni e, con le news relative ai vaccini che occupano le prime pagine dei giornali, l’oro rischia di dover lottare”.
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