I prezzi dell’oro sembrano intrappolati in un nuovo trading range dell’ampiezza di circa 50 dollari e questo ha fatto si che il sentiment sul metallo prezioso per eccellenza sia divenuto lievemente ribassista.
Gli analisti di Morgan Stanley non mostrano ottimismo sul futuro delle quotazioni del lingotto e prevedono dei prezzi inferiori a 1800 dollari per oncia entro la fine del 2021: la previsione, diffusa ai mercati nella giornata di lunedì 15 febbraio 2021, è stata resa pubblica mentre le quotazioni dell’oro scambiano in un range compreso tra 1800 e 1850 dollari per oncia.
Andrew Sheets, chief strategist presso Morgan Stanley, ha affermato in un recente rapporto che, sebbene si preveda un incremento dell’inflazione nel 2021, questo non sarà sufficiente a sostenere i prezzi dell’oro.
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"Gli economisti di Morgan Stanley prevedono che l'inflazione statunitense aumenterà di poco più del 2% nei prossimi due anni. Quindi questo non è certo il tipo di scenario per l'inflazione per cui l'oro sembrerebbe più adatto” (Andrew Sheets).
L'inflazione debole, insieme a un miglioramento delle prospettive economiche, continuerà a pesare sui prezzi dell'oro, ha affermato la banca e Sheets ha sottolineato come i prezzi attuali non siano in grado di rendere l’oro particolarmente attraente agli occhi degli investitori.
“I prezzi dell’oro non hanno slancio e le materie prime in calo tendono a mantenere intatta la tendenza in essere, e, inoltre, i dati economici attuali in miglioramento suggeriscono che l’oro ha sottoperformato altri asset” (Andrew Sheets).
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